Alcol in breve

dott. Giuseppe Montefrancesco

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Alcol

L’alcol, assieme alla nicotina, è la droga legale più largamente utilizzata nel mondo e il suo abuso determina gravi danni alla salute dell’individuo e alla società. Esso è una piccola molecola, idrosolubile, costituita da 2 atomi di carbonio; CH3-CH2OH, è la sua formula di struttura.
L’etanolo si forma per trasformazione (fermentazione) di alcuni zuccheri ed amidi presenti nell’uva o in altri frutti o nei cereali, ad opera di microrganismi, lieviti.
L’abuso cronico di alcol porta all’alcolismo, a severi danni epatici e cardiaci e ad un aumentato rischio di cancro. Se un suo uso moderato, entro i 3 bicchieri al giorno appare avere un qualche effetto positivo sulla funzione cardiaca, questi stessi benefici vengono rapidissimamente perduti appena si supera tale limite; ad un piccolo aumento della dose si ottiene un elevato effetto negativo.
Dato ciò e soprattutto data la elevata possibilità che l’uso possa trasformarsi in abuso e successivamente in dipendenza (alcolismo), si raccomanda di bere con giudizio.
L’alcolismo, o dipendenza da alcol, è una malattia caratterizzata dai seguenti sintomi:
• Desiderio irresistibile; necessità o urgenza assoluta di assumere alcol
• Perdita di controllo; incapacità a smettere una volta che si è iniziato a bere
• Dipendenza fisica; presenza dei sintomi astinenziali (nausea, sudorazione,ansia, tremori) quando si smette di bere
• Tolleranza; la necessità di bere quantità sempre maggiori per stare bene.
Tali sintomi sono propri di tutte le droghe quando determinano uno stato di tossicodipendenza

L’alcol etilico è una sostanza ad azione inibente ed ha numerosissimi effetti sull’organismo umano. La reazione all’alcol dipende da vari fattori, compresa la personalità dell’individuo, la sua tolleranza alla quantità di alcol ingerito, l’ambiente ed anche le sue aspettative.
Quando si eccede nell’assunzione di alcol i primi segni di intossicazione acuta sono la nausea e il vomito ed il tipico mal di testa, assieme ad una complessiva sensazione di malessere del giorno dopo. Per i bevitori cronici che hanno sviluppato notevole tolleranza verso gli effetti riportati, sono necessarie dosi molto più elevate per ottenere tali effetti, sino a concentrazioni (300-400 mg/dl o 3-4 grammi /litro) che al contrario possono indurre coma in un individuo non tollerante.
L’assunzione cronica di alcol (il cronico abuso di alcol) come è noto porta alla tolleranza e alla dipendenza (alcolismo) sia fisica che psicologica.
La tolleranza costringe ad assumere alcol più frequentemente e a dosi sempre maggiori; la dipendenza fisica mostrerà i suoi effetti principalmente in caso di cessazione dell’assunzione palesando i segni dell’astinenza sino alle convulsioni. L’alcol, come tutte le droghe, aumenta la disponibilità di dopamina nel circuito della gratificazione e questo è fondamentale nello sviluppo dell’alcolismo.
L’alcolismo può avere tratti familiari ma sono le tue amicizie, la quantità di stress nella tua vita, il tuo stile di vita e come tu utilizzi l’alcol i fattori che possono realmente incrementare il rischio di questa malattia.

L’alcol agisce sulle donne in modo diverso che nell’uomo. Le donne hanno più problemi dell’uomo dopo aver bevuto la stessa quantità di alcol anche quando siano state prese in considerazione le differenze nel peso corporeo. Il motivo è che il corpo femminile ha meno acqua rispetto al corpo maschile e poiché l’alcol si mescola con i liquidi corporei una data quantità di alcol diventa più fortemente concentrata nel corpo femminile che non in quello maschile; in altri termini sarebbe come mettere la stessa quantità di alcol in un contenitore di acqua molto più piccolo. Questo è il motivo per cui il limite suggerito per le donne è più basso di quello dell’uomo.In più l’abuso cronico di alcol ha una rilevanza fisica più pesante sulla donna rispetto all’uomo. La dipendenza alcolica e i problemi medici ad essa relativi quali il danno cerebrale, cardiaco ed epatico, progrediscono più velocemente nella donna che non nell’uomo.

L’abuso di alcol può essere dannoso di per se. Una persona può fare abuso di alcol senza essere un alcolista, cioè può bere troppo e troppo spesso ma non essere ancora alcol-dipendente.
Alcuni dei problemi legati all’abuso di alcol comprendono il non essere capaci di assumersi responsabilità lavorative, scolastiche o familiari; l’essere arrestati per guida in stato di ebbrezza e per incidenti stradali o avere conseguenze mediche legate al bere. In alcune circostanze anche l’uso conviviale e moderato del bere può essere pericoloso per esempio quando in tali condizioni si guida o durante la gravidanza o se si beve dopo aver fatto uso di alcuni farmaci.

Effetti acuti dell’alcol
Il sistema nervoso centrale è quello più direttamente colpito dall’azione acuta dell’alcol.
In relazione alla dose assunta, pur con le differenze individuali, si può dire che:
a basse dosi o in piccole quantità è ansiolitico, sedativo, aumenta il tono dell’umore, riduce le inibizioni e l’individuo si sente rilassato e in una condizione di benessere.
Stimola la loquacità, la confidenza, favorisce la socialità e spesso induce a comportamenti non usuali.
– aumentando la dose o il numero di drink (intossicazione o ubriachezza) l’azione di inibizione produce dislalia (difficoltà nell’articolare le parole), riduzione della memoria, incoordinazione motoria, tempi di reazione rallentati, alterazione del giudizio ed aumentata fiducia in se stessi; tutto ciò rende estremamente pericolosa la guida di veicoli e i soggetti sono incapaci di rendersene conto. L’assuntore può manifestare inoltre atteggiamenti aggressivi; altri possono diversamente diventare chiusi e taciturni. Nausea e vomito sono effetti dell’alcol che accompagnano talvolta abbondanti bevute come il tipico mal di testa del giorno dopo.
L’azione vasodilatatrice è diretta conseguenza degli effetti centrali dell’etanolo che deprime il centro vasomotorio sia degli effetti diretti sulla muscolatura liscia dei vasi dovuti all’acetaldeide. Questo effetto provoca la sensazione di caldo ma in realtà aumenta la sua perdita e l’ipotermia può avere gravi conseguenze in ambienti freddi.
– a dosi molto elevate l’alcol produce perdita di conoscenza agendo come un anestetico (coma), depressione respiratoria e morte.

Effetti cronici dell’alcol
Quasi tutti gli organi o apparati vengono interessati dalla cronica assunzione di alcol.
I danni sono dovuti sia agli effetti diretti dell’etanolo ma vi sono chiare evidenze che è il metabolismo dell’alcol ed in particolare un suo prodotto, l’acetaldeide, a causare il danneggiamento tissutale oltre ad uno stato complessivo di carenza nutrizionale o ad una progressiva disregolazione dei fattori o dei sistemi protettivi (eccessivo stress ossidativo, danneggiamento dei mitocondri, iperattività del sistema immunitario, etc.
L’effetto cronico più importante che sostiene e mantiene il quadro complessivo dell’azione dell’alcol è lo sviluppo della dipendenza ovvero l’alcolismo
Effetti dell’alcol sul fegato
Il 15-30% dei forti bevitori può sviluppare una grave epatopatia che inizia con l’accumulo di grasso (steatosi epatica reversibile) e che progredisce verso l’epatite (infiammazione del fegato) ed eventualmente verso la necrosi e la fibrosi epatica. L’ostacolo al flusso portale dovuto al fegato fibrotico è causa di varici esofagee.
La causa del danno epatico è complessa e multifattoriale e comunque è funzione del consumo cumulativo di etanolo nel tempo.
Effetti dell’alcol sul sistema cardiovascolare
Tale sistema risente fortemente dell’azione dell’alcol ed un suo cronico consumo si associa a cardiomiopatia dilatativa con ipertofia ventricolare, alla presenza di aritmie sia atriale che ventricolari (molto spesso causa di morte, o di innesco di convulsioni o sincopi durante la sindrome astinenziale), ad ipertensione (indipendentemente dalla eventuale obesità o fumo di sigarette o caffè o assunzione di sale) o a coronaropatia con episodi di angina o infarto.
Altri organi ed apparati vengono ordinariamente interessati dagli effetti dell’alcol: tratto gastro-intestinale, sistema nervoso, sistema immune, sistema endocrino,
sistema emopoietico.

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