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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Il Sexting e gli adolescenti

Il sexting è un fenomeno nuovo, spesso oggetto di cronaca nei casi di suicidio, di violenza psicologica e ricatti, tuttavia esso è parte integrante della comunicazione tra gli adolescenti.
Il termine è un neologismo che deriva dalla fusione delle parole inglesi sex (sesso) e texting (inviare SMS) e si riferisce allo scambio via internet di immagini e video sessualmente suggestivi soprattutto per il contenuto che ritraggono i loro autori nudi, seminudi o in atti sessuali espliciti. Il cosiddetto teens sexting (sexting tra gli adolescenti) fa parte della comunicazione tra adolescenti nelle relazioni prevalentemente romantiche e ciò avviene maggiormente rispetto al mondo degli adulti.
Questa pratica pertanto sembra rappresentare una nuova attività sessuale attraverso la quale gli adolescenti esprimono la loro sessualità essendo essa un compito evolutivo fondamentale per questa fascia di etè. D’altra parte però, è stato rilevato che il sexting può essere un indicatore di alcuni comportamenti a rischio, piuttosto che un indicatore di sviluppo psicosessuale sano. I rischi per la salute possono essere dovuti a:

  • sintomi depressivi (tra cui pensare o tentare il suicidio) per un debutto sessuale precoce
  • comportamenti sessuali a rischio
  • uso di sostanze
  • vittimizzazione da cyberbullismo

“Questo quadro complesso dimostra quindi che il sexting puA? essere collegato per alcuni adolescenti ad una maturazione sessuale sana e per altri al contrario puA? essere associato ad una costellazione di problemi di salute mentale e comportamenti a rischio.”

L’età e il sesso possono svolgere un ruolo cruciale nella messa in atto del sexting. Nella prima adolescenza può essere effettuato in condizioni qualitativamente differenti rispetto nella tarda adolescenza, infatti i giovani in etò scolare sono più influenzabili dai coetanei; i loro amici e compagni di classe forniscono le norme per le relazioni sentimentali e stabiliscono il valore per le relazioni romantiche e la misura in cui esse migliorano la status sociale dell’individuo. Il sexting, quindi, potrebbe essere più comune negli adolescenti psicologicamente vulnerabili che hanno difficoltà a gestire la pressione dei pari. Al contrario, le relazioni sentimentali in adolescenti più grandi sono meno legate a valori di gruppo e sono più concentrate sulla espressione di bisogni affettuosi.
Per loro, il sexting potrebbe avere la funzione di mantenere un’elevata intimità: la condivisione di foto intime possono rappresentare uno dei possibili modi per esprimere volontariamente la propria sessualità. Per quanto riguarda il ruolo di genere, prevale sullo stigma una “cultura maschile omosociale“, è che vede le ragazze valutate negativamente rispetto ai ragazzi i qualià mettono in atto questo comportamento ottenendo una maggiore popolarità rispetto a quelli che non sono impegnati nel sexting. Impegnarsi in comportamenti sessuali, per motivi non puramente sessuali (ad esempio il sexting) è particolarmente vero per i maschi più giovani che mostrano generalmente mascolinità e vogliono rafforzare il loro status tra i pari e la reputazione nel gruppi dello stesso sesso; il gruppo dei pari delle ragazze più giovani accentuano questioni diverse (per cultura e ruolo femminile) rispetto alla prestazione sessuale, è a causa di un doppio standard che le rende meno motivate a impegnarsi in attività sessuali ma maggiormente in quelle sentimentali.

Focalizzando la nostra attenzione sui giovani adolescenti femmine, la letteratura afferma che aumenta la probabilità per loro di praticare il sexting a causa di:

  • uso di alcol e droghe: le ragazze si sentirebbero più disinibite e di poter decidere in autonomia
  • problemi emotivi: le ragazze che potrebbero sentirsi insicure nelle loro relazioni sentimentali sono più aperte a correre rischi per mantenere saldo il rapporto
  • una vita sessualmente attiva: le ragazze sessualmente più esperte metterebbero in atto il sexting in più modo più frequente ed esplicito
  • cultura meno tradizionalista: c’è una più grande proporzione di sexters femminili nei paesi meno legati a culture tradizionali (ad es. negli Stati Uniti rispetto all’Italia)
  • problemi di salute mentale: depressione, disturbi di personalità narcisistica, ecc…

In sostanza, se alcune ragazze sono coinvolte in una intensa attività di sexting, i fattori che contribuiscono possono essere principalmente correlate ad una varietà di problemi psicosociali.
In Italia non abbiamo ricerche specifiche che possano confermare quanto espresso da alcuni studi internazionali, ma riteniamo che questi aspetti siano fattori in grado di sviluppare nuovi interventi di prevenzione nelle scuole italiane.

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