Le storie

dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Storia di 2 ragazzi con la ketamina

La prima volta che ho sentito parlare della ketamina ne sono rimasto immediatamente affascinato; di questa nuova droga si conosceva poco ma stava trovando sempre più acquirenti fra i giovani, soprattutto a rave, feste illegali o feste che avessero come tema principale la psichedelia.

La ketamina è una droga che solo in questi ambienti può trovare largo utilizzo, visto che oltre ad essere un allucinogeno dissociativo è anche una sostanza che puoi condividere con persone che capiscono la tua “situazione” vedendoti camminare in modo bizzarro, quasi come se il corpo non avesse più equilibrio.

Oltre che per gli effetti chiaramente visibili dall’esterno, la ketamina è usata solo in feste molto estreme e da persone con una certa esperienza con le droghe anche perchè c’è la consapevolezza che si tratta di qualcosa che non è mai stato sperimentato prima in passato dai giovani e cioè un anestetico per animali, specialmente per cavalli.

Questo particolare la rende meno apprezzata dai giovani che usano droghe ed è per questo che viene considerata una droga da “tossici all’ultimo stadio” che non si fanno problemi nel buttarsi in corpo una sostanza data per sedare animali come cavalli, rinoceronti o elefanti. Nonostante fossi entrato in possesso di queste informazioni curiosando su Internet che potevano sconsigliarmi, al contrario la mia curiosità e voglia di sperimentazione salì, vista la bizzarria nel provare questa droga di ultima generazione che era troppo perfino per raver navigati ed esperti. Così all’inizio cominciai ad assumere piccole quantità (circa 0,5 g – 1 g) nel fine settimana per via nasale e sempre con qualcuno che potesse condividere con me la stessa sensazione, così che potessimo confrontarci sugli effetti che avremmo provato e per darci manforte nel caso in cui qualcuno “ci fosse rimasto sotto”.

All’inizio è tutto magnifico come per ogni droga, le serate che passi usando ketamina te le ricordi con qualche vuoto mentale, perchè spesso si finisce per confondere i ricordi del “viaggio” con quello che è successo nella realtà, ma a parte questo la ketamina riesce ad alleggeriti sia fisicamente (sembra di camminare su cuscini gommosi) che mentalmente (spensieratezza ed euforia) e la serata prende tutta un altra piega. L’abitudine non ci mette tanto a diventare vizio, anche se la ketamina non dà una dipendenza fisica come per l’eroina o la cocaina; in realtà la vera dipendenza sta nel voler rivivere quell’esperienza euforica e mistica che nessun’altra droga ti dà, oltre per il fatto che la ketamina è facilmente reperibile una volta che entri nel giro e sai come muoverti, per non parlare del fatto che è la droga pesante più economica che c’è sul mercato (20 euro per 0,5 g).

Piano piano cominciavo a non essere più lo stesso e a cambiare identità, perchè se non c’era lei allora la serata non era più la stessa e le serate con gli amici passate in modo “normale” diventavano terribilmente depressive; così come per tutte le altre droghe cominciai ad aumentare la dose e, da farlo nel fine settimana e basta, iniziai a farlo quasi tutti i giorni in modo tale che ogni giorno fosse sabato sera.

Sapevo che era sbagliato imbottirmi di un anestetico per cavalli, ma quando sei lì che pensi come “svoltarti la serata” e sai che l’unico modo è quello non ci pensi 2 volte a farlo anche se questo voleva dire litigare con la mia ragazza.
Lei c’era passata prima di me e sapeva che con la ketamina non si scherza sia per la sua tossicità che per la mancanza di un campanello d’allarme che ti faccia capire quanto sei caduto in basso. Infatti la ketamina non ti dà “il post del giorno dopo” oltre che cali di dipendenza e questo ti porta ad utilizzarla finchè non ti riduci ad uno zombie o finchè qualcuno, come nel mio caso, non ti fa il quadro tragico della situazione.

Nonostante il contrasto tra me e la mia ragazza sull’uso della ketamina alla fine vinceva sempre la voglia di “farlo per l’ultima volta” e infine quando passi l’ennesima serata a tirarla e non senti più l’effetto desiderato allora sei proprio alla frutta e devi passare ad altri metodi di sperimentazione:iniettartela.

La prima volta che mi iniettai per via intramuscolare la ketamina ero con la mia ragazza e con un ragazzo di Firenze che ne aveva passate di cotte e di crude specialmente con la ketamina e che sul argomento sapeva tutto e di più, quindi non c’era da temere conseguenze, anche se era un esperienza che solo a pensarci vengono i brividi: iniettarsi dentro un muscolo un anestetico per cavalli.

Fu un’esperienza molto diversa da quella passata fino ad ora tirandola, infatti penso che ogni droga se assunta tramite iniezione sia come sperimentare una sostanza diversa, perchè tutto viene amplificato talmente tanto da non sembrare neanche la stessa cosa. Ormai eravamo caduti veramente sul fondo del baratro e ci stavamo facendo prendere la mano e le braccia in modo sconsiderato; ogni volta che ci facevamo era un nuovo viaggio dentro noi stessi, vedevamo le nostre paure, i nostri desideri più inconsci, ricordi passati che si mischiavano a ricordi più presenti e l’anima che si staccava dalle ossa, un esperienza ultraterrena che ancora oggi a distanza di tempo mi ha lasciato dei segni indelebili nella mente.
Era come se più ketamina usavamo più la nostra mente si svuotava di fantasia, creatività e momenti felici, stavamo riducendo il nostro cervello ad un colabrodo senza che ce ne rendessimo conto.

Usare ketamina un giorno si e l’altro pure era diventata la quotidianità, mentre nel fine settimana addirittura la mischiavamo con altre droghe soprattutto LSD in modo che venisse amplificato l’effetto allucinogeno, così da essere catapultati in un altro mondo completamente distorto.
Un giorno però mentre eravamo sotto questo stato allucinogeno dato da ketamina e LSD ci rendemmo conto che era veramente troppo e decidemmo di smetterla, anche perchè mi sembrava che più il tempo passava più diventavo dislessico, sgrammaticato e con vuoti mentali che può avere un anziano di 80 anni.

Ma purtroppo non finì qui l’esperienza con la ketamina, infatti dopo un lungo e tormentato periodo con l’eroina che era diventato il nostro stile di vita, io e la mia ragazza per uscire dalla dipendenza degli oppiaceidecidemmo di tornare ad usare la ketamina in modo che ci potesse alleviare i dolori del calo.

Questa volta però il nostro spacciatore di fiducia ci mise al corrente che era riuscito a trovare un alternativa ancora più valida della ketamina, con effetti più longevi amplificati e con una reperibilità pazzesca. Tramite un sito che vende prodotti industriali, il nostro amico riuscì a trovare una sostanza che ha le stesse peculiarità della ketamina nonostante la formula chimica sia diversa; questa sostanza si chiama metoxetamina e quasi nessuno al tempo che il nostro amico la scoprì sapeva della sua esistenza. Solo da poco ha cominciato ad essere utilizzata dai giovani e solo da poco si sa che viene utilizzata per rimpiazzare la ketamina visto che comprarla è del tutto legale. Cominciammo a comprare metoxetamina da questo ragazzo che se la faceva mandare tramite posta fingendo che l’acquisto fosse per ricerche chimiche, e intanto noi usavamo questa “nuova ketamina” che dava un euforia maggiore della keta e anche l’effetto psichedelico era triplicato.

Per avere lo “sballo” che avevamo prima ci bastava abbassare le quantità ma naturalmente ci facemmo prendere la mano e dopo aver passato un breve periodo a tirarla cominciammo a “farci”. Questa volta ogni effetto era molto più devastante, addirittura sentivamo una dipendenza fisica oltre che mentale nel utilizzare metoxetamina, questo perchè l’effetto che ci dava riusciva addirittura a placare la voglia di usare oppiacei talmente era il benessere che sentivamo, quindi la frequenza nell’utilizzo della sostanza fu incessante tanto che cominciavo a sentire i muscoli del braccio irrigidirsi.

Più è grande il piacere più devi fare i conti con il bisogno di riutilizzare la sostanza e la metoxetamina era sotto ogni punto di vista molto più forte: allucinazioni, benessere, dipendenza, post e rischi. Infatti nonostante non avessi mai sentito parlare di rischi legati alla ketamina, come pericoli di sentirsi male o peggio overdose, a meno che non ci fosse stato un mix di droghe, un giorno decidemmo di esagerare con la dose da iniettarci via intramuscolare e lo facemmo proprio in camera mia, mentre i miei genitori nella stanza accanto guardavano la TV e dopo pochissimo tempo senza neanche rendercene conto cademmo in uno stato semi-comatoso.
I miei genitori entrando in camera per gli strani rumori che facevamo io e la mia ragazza dovuti all’overdose, ci videro stesi per terra con gli occhi chiusi e quindi chiamarono il 118 che ci portò all’ospedale.
I medici dissero che ci avevano ripresi per i capelli visto che l’overdose aveva portato ad insufficienza di ossigeno che avrebbe potuto portarci alla demenza o alla morte.

Ora mi rendo conto che tutto quello che ho fatto è stata una merda  e non ricordo neanche il motivo per cui tutto questo è cominciato, ma senza dubbio qualsiasi sia stato il motivo non vale la pena sentire uno po’ di sballo per arrivare ad un passo dalla tua morte e quella della tua ragazza.

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