Fentanyl

dott. Giuseppe Montefrancesco

Responsabile del sito
Dott. Giuseppe Montefrancesco

VAI a tutte le DIPENDENZE

Fentanyl

Il fentanil è un potente oppioide sintetico (analgesico narcotico) simile alla morfina, derivato da essa ma 50-100 volte più potente. 1,2
Ha una semivita più breve (1 ora rispetto alle 3 ore della morfina)
È un farmaco generalmente utilizzato per trattare i pazienti con dolore acuto, specialmente dopo intervento chirurgico.3 o per trattare pazienti con dolore cronico divenuti fisicamente tolleranti ad altri oppioidi.4
Il fentanyl viene anche usato nella medicina veterinaria, soprattutto nei grossi animali.
Esso però viene anche prodotto e utilizzato illegalmente.
L’oppiaceo illegale più consumato in Europa è l’eroina, che si può fumare o assumere per via endonasale o parenterale. Tra le sostanze d’abuso figurano anche vari oppiacei sintetici come il metadone, la buprenorfina e il fentanil. codeina, morfina, tramadolo e ossicodone usati come droghe d’abuso. EMCDDA 2019

Gli oppioidi sintetici, incluso il fentanil e tanti altri, sono farmaci molto spesso coinvolti nelle morti per overdose negli Stati Uniti e in Europa.
Nel 2017 il comitato scientifico dell’EMCDDA ha valutato formalmente i rischi che presentano
9 nuove sostanze psicoattive, tra cui 5 derivati del fentanil (acrilofentanil, furanilfentanil,
4-fluoroisobutilfentanil, tetraidrofuranilfentanil e carfentanil). Da allora vengono controllati a livello internazionale ai sensi della convenzione delle Nazioni Unite del 1961.
In seguito alle indagini congiunte EMCDDA-Europol avviate nel 2017 sul ciclopropilfentanil e metossiacetilfentanil, questi due derivati del fentanil, associati a oltre 90 decessi, sono stati oggetto di una valutazione del rischio formale da parte dell’EMCDDA nel corso del 2018.

Struttura chimica-Formula
Fentanyl è un derivato piperidinico e il suo nome completo è N-(1-(2-fenetil)-4-piperidinil-N-fenil-propanamide.

 

L’industria farmaceutica ha potuto sintetizzare numerosi derivati fentanilici
sfruttando l’opportunità di aggiungere sostituenti nella struttura chimica di base.
Stessa modalità hanno seguito i laboratori clandestini e così sono stati immessi nel mercato svariate sostanze ad uso “ludico”.
La posizione dei sostituenti o l’introduzione di gruppi metilici od altre modalità di intervento possono notevolmente modificare (aumentare o ridurre) la potenza analgesica della sostanza.

Uso
Il fentanil, come farmaco, può essere assunto in vari modi:
– cerotti transdermici,
– compresse orosolubili,
– pasticche,
– liquidi per iniezioni
– spray nasale.

Esempi di farmaci presenti in Italia sono:
Alfentanil, Remifentanil, Sufentanil, Carfentanil, Effentora, Durogesic, Ionsys et al.,

Il fentanil, prodotto in laboratori clandestini e venduto e usato illegalmente, è il più delle volte associato ad overdose; si presenta come polvere o posto su carta assorbente o attraverso colliri o spray nasali o anche come pillole che sembrano altri oppioidi da prescrizione.

Spesso gli spacciatori per risparmiare sul fentanyl (data la potenza è sufficiente una ridotta quantità per avere gli effetti) mischiano a questo eroina o cocaina, metamfetamine o ecstasy; ciò è particolarmente pericoloso perché il fentanyl diventa un additivo “economico” ad altre droghe, già di per sé pericolose.
Le azioni di tutte queste sostanze si sommano e moltiplicano le possibilità di overdose.

La sintesi di questa classe di composti, le 4-fenilpiperidine, di norma coinvolge l’uso di altre sostanze (ad es. l’eroina) che nel caso possiamo considerare come adulteranti ma complicheranno poi e notevolmente le conseguenze mediche dell’uso.
A volte vengono confezionati in pillole e venduti per strada come ossicodone; altre volte come eroina in utilizzatori inconsapevoli. In generale quindi bisogna sempre pensare che, in una qualche proporzione, ciascun fentanilico è contaminato dalla presenza di altri narcotici e per questo si complica ulteriormente il quadro clinico della gestione di presunte overdose.

Gli esami tossicologici, in caso di overdose, attualmente devono considerare la presenza di questi designer oppioidi, in particolare se i tradizionali oppioidi sono presenti in quantità insufficienti da giustificare lo stato del paziente.

Modalità d’azione
Al pari dell’eroina, della morfina e di altri oppioidi, il fentanyl agisce principalmente sui recettori mu degli oppiacei ma anche su quelli sigma e kappa.
Al pari degli altri oppiacei produce depressione respiratoria, analgesia, ipotermia, sedazione, sonnolenza, euforia, miosi; il grado di questi effetti può giungere ad una condizione di overdose con decesso dell’utilizzatore.

Effetti
Gli effetti del fentanyl includono normalmente:
• estrema sensazione di felicità, di benessere
• sonnolenza
• nausea
• confusione
• costipazione intestinale
• sedazione
• problemi respiratori
• a volte perdita di coscienza.

Ovviamente, come tutti gli altri oppiacei, il fentanyl può sviluppare un grado elevato di dipendenza con associata tolleranza e uno stato astinenziale quando non assunto.

Le persone dipendenti dal fentanil possono presentare gravi sintomi di astinenza già poche ore dopo aver cessato la sua assunzione.
Questi sintomi includono:
• dolore muscolare e osseo
• brividi, sudorazioni, crampi allo stomaco
• nervosismo,
• rinorrea profusa
• insonnia
• diarrea e vomito
• vampate di calore e orripilazione cutanea (pelle d’oca)
• movimenti incontrollabili delle gambe
• forte/incontrollabile desiderio di riassumere la sostanza (craving)

Fonti
NIDA DrugFacts What is fentanyl ?
EMCDDA Fentanyl drug profile

da NIDA
1. Volpe DA, Tobin GAM, Mellon RD, et al. Uniform assessment and ranking of opioid Mu receptor binding constants for selected opioid drugs. Regul Toxicol Pharmacol. 2011;59(3):385-390. doi:10.1016/j.yrtph.2010.12.007
2. Higashikawa Y, Suzuki S. Studies on 1-(2-phenethyl)-4-(N-propionylanilino)piperidine (fentanyl) and its related compounds. VI. Structure-analgesic activity relationship for fentanyl, methyl-substituted fentanyls and other analogues. Forensic Toxicol. 2008;26(1):1-5. doi:10.1007/s11419-007-0039-1
3. Nelson L, Schwaner R. Transdermal fentanyl: Pharmacology and toxicology. J Med Toxicol. 2009;5(4):230-241. doi:10.1007/BF03178274
4. Garnock-Jones KP. Fentanyl Buccal Soluble Film: A Review in Breakthrough Cancer Pain. Clin Drug Investig. 2016;36(5):413-419. doi:10.1007/s40261-016-0394-y
5. Drug and Chemical Evaluation Section, Office of Diversion Control, Drug Enforcement Administration. Fentanyl Fact Sheet. March 2015. http://www.deadiversion.usdoj.gov/drug_chem_info/fentanyl.pdf.
6. American Academy of Pediatrics Committee on Drugs. Transfer of drugs and other chemicals into human milk. Pediatrics. 2001;108(3):776-789.
7. Drug and Chemical Evaluation Section, Office of Diversion Control, Drug Enforcement Administrati
8. on. Acetyl fentanyl Fact Sheet. July 2015. http://www.deadiversion.usdoj.gov/drug_chem_info/acetylfentanyl.pdf.
9. Gutstein H, Akil H. Opioid Analgesics. In: Goodman & Gilman’s the Pharmacological Basis of Therapeutics. 11th ed. McGraw-Hill; 2006:547-590.

da EMCDDA
Denton, J.S., Donoghue, E.R., McReynolds, J. and Kalelkar, M. (2008), ‘An epidemic of illicit fentanyl deaths in Cook County Illinois: September 2005 through April 2007’, Journal of Forensic Sciences, Volume 53, Issue 2, pp. 452–454.
Drug Enforcement Administration (DEA), US, Department of Justice (2007), ‘Control of a chemical precursor used in the illicit manufacture of fentanyl as a List I chemical. Interim rule with request for comments’, Federal Register, Volume 72, No 77, pp. 20039–47.
Henderson, G. (1991), ‘Fentanyl-related deaths: demographics, circumstances and toxicology in 112 cases’, Journal of Forensic Sciences, Volume 36, Issue 2, pp. 422–433.
Higashikawa, Y. and Suzuki, S. (2008), ‘Studies on 1-(2-phenethyl)-4-(N-propionylanilino)piperidine (fentanyl) and its related compounds. VI. Structure-analgesic activity relationship for fentanyl, methyl-substituted fentanyls and other Analogues’, Forensic Toxicology, Volume 26, No 1, pp. 1–5.
Hull, M.J., Juhascik, M., Mazur, F., Flomenbaum, M.A. and Behonick, G.S. (2007), ‘Fatalities associated with fentanyl and co-administered cocaine or opiates’, Journal of Forensic Sciences, Volume 52, Issue 6, pp. 1383–1388.
International Narcotics Control Board (2006), Psychotropic Substances: Statistics for 2004 – Assessments of Annual Medical and Scientific Requirements for Substances in Schedules II,III and IV, United Nations Publications, New York.
Jones, T.S., Krzywicki, L., Maginnis, J., et al. (contributors) (2008), ‘Nonpharmaceutical fentanyl-related deaths – multiple States, April 2005–March 2007’, Morbidity and Mortality Weekly Report, Volume 57, No 29, pp. 793–796, Centers for Disease Control and Prevention, USA. http://www.cdc.gov.mmwr/preview/mmwrhtml/mm5729a1.htm.
Kram, T.C., Cooper, D.A. and Allen, A.C. (1981), ‘Behind the identification of China White’, Analytical Chemistry, Volume 53, Issue 12, pp. 1379A–1386A, accessed through: www.erowid.org/archive/rhodium/chemistry/china.white.identification.html.
Kronstrand, R., Druid H., Holmgren, P. and Rajs, J. (1997), ‘A cluster of fentanyl-related deaths among drug addicts in Sweden’, Forensic Science International, Volume 88, No 3, pp. 185-195.
Moffat, A.C., Osselton, M.D. and Widdop, B. (editors) (2004), Clarke’s Analysis of Drugs and Poisons, 3rd edition, Volume 2, Pharmaceutical Press, London.
Ojanperä, I., Gergov, M., Liiv, M., Riikoja, A. and Vuori, E. (2008), ‘An epidemic of fatal 3-methylfentanyl poisonings in Estonia’, International Journal of Legal Medicine, E-publication DOI 10.1007/s00414-008-0230-x.
Ould-Ahmed, M., Drouillard, I., Savio, C., Baud, F.J., Migliani, R. and Michel, A. (1999), ‘Intoxications aiguës prises en charge par un service mobile d’urgence et de reanimation: Description rétrospective de 361 cas’ (in French and English), Réanimation Urgences, Volume 8, pp. 93–97.
Sweetman S.C. (editor) (2007), Martindale: the complete drug reference, 35th edition, Pharmaceutical Press, London.
United Nations (2006), Multilingual Dictionary of Narcotic Drugs and Psychotropic Substances under International Control, United Nations, New York.
Van Bever, W.F., Niemegeers, C.J. and Janssen, P.A. (1974), ‘Synthetic Analgesics. Synthesis and pharmacology of the diastereoisomers of N-[3-Methyl-1-(2-phenylethyl)-4-piperidyl]-N-phenylpropanamide and N-[3-Methyl -1(1–methyl-2-phenethyl)-4-piperidyl]-N-phenylpropanamide, Journal of Medicinal Chemistry, Volume 17, pp. 1047–1051.
Von Mach, M-A., Kaes, J., Solak, E., Lauterbach, M. and Weilemann, L.S. (2006), ‘Unerwünschte Arzneimittelwirkungen — Anfragen bei einem giftinformationszentrum von 1995 bis 2004’, Deutsches Ärzteblatt, Volume 103, No 11, pp. A694–A700.
Woodall, K. L., Martin, T.L. and McLellan, B.A. (2008), ‘Oral abuse of fentanyl patches (Duragesic®): seven case reports’, Journal of Forensic Sciences, Volume 53, No 1, pp. 222–225.