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dott. Giuseppe Montefrancesco

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L’utilizzo di materiale pornografico può causare problemi sessuali ?

Da Google digitando la parola chiave “porn” vengono richiamate più di 247 milioni di pagine, mentre digitando “XXX” sono state trovate più di 319 milioni di pagine. “Sex” è la parola più digitata nei motori di ricerca. In Italia ci sono circa 35.000 siti, di cui oltre il 50% sono a tema sadomaso, gay-lesbo, fetish, e siti scambisti ed il sesso su internet costituisce il terzo settore economico della Rete. L’impatto della visualizzazione cronica di materiale pornografico sulla sessualità è un ambito di recente interesse e pertanto ancora poco studiato. In un recente sondaggio del 2012, condotto dai ricercatori della Società Italiana di Andrologia e Medicina Sessuale emerge come in circa 28.000 uomini italiani siano state rilevate problematicità nella sfera sessuale riconducibili in parte alla ripetuta esposizione verso materiale pornografico. Come mai un’eccessiva e ripetuta esposizione nel tempo al materiale pornografico può portare a modifiche neurologiche oppure a dei cambiamenti nel comportamento sessuale? L’accesso ad immagini pornografiche, così come ad altri stimoli che producono motivazione e ricompensa (sesso, cibo, droghe, ascolto musica), stimola il rilascio di dopamina (correlato neurochimico del piacere) nel nucleo accumbens (area cerebrale che risiede nella zona dell’encefalo implicata nel “sistema del piacere e della ricompensa”). Se tuttavia il sistema viene stimolato in modo smisurato, si instaura il meccanismo della tolleranza, con una quantità di dopamina non sufficiente a produrre piacere /benessere e la persona avrà bisogno di “dosi” sempre maggiori di stimoli pornografici/sessuali per riprovare le sensazioni di benessere. A questo punto si pongono le fondamenta per l’instaurarsi di una dipendenza. In tal modo si può comprendere la difficoltà riferita da Mattia, il protagonista della storia, nell’incapacità di raggiungere un “godimento” sufficiente nelle relazioni vissute al di fuori del web. Gli uomini che utilizzano eccessivamente materiale pornografico lamentano:

  • sintomi di astinenza
  • difficoltà nell’avere erezioni spontanee
  •  mantenere un’erezione sufficiente per avere un rapporto sessuale soddisfacente
  • difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo
  • ritardo nell’eiaculazione
  • mancanza di desiderio sessuale

La difficoltà di avviare un “io desiderante“, assieme ai molteplici meccanismi che determinano l’avvio e la conclusione di un rapporto sessuale, sembrano sparire nello spazio del web. L’utilizzo massiccio della pornografia indebolisce il desiderio sessuale compromettendo l’immaginario erotico che va sempre più omologandosi ad una dimensione del piacere “collettiva” che azzera le differenze individuali e il desiderio che non si costruisce più all’interno di una propria esperienza individuale. La sessualità è ora anonima, accessibile e usufruibile da tutti, proprio da tutti, all’interno di una società che spettacolarizza l’esperienza e non lascia più spazio alla scoperta.