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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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L’utilità dell’ecstasy

L’ecstasy o MDMA, più precisamente 3,4 metilendiossi-metamfetamina, è una sostanza molto interessante dal punto di vista farmacologico.
L’MDMA è stata comunemente classificata come sostanza psichedelica “atipica” nella ricerca clinica in quanto condivide alcuni degli effetti psicoattivi delle sostanze psichedeliche tipiche o classiche, pur avendo un distinto meccanismo d’azione farmacologico.
Si potrebbe dire che è una droga ben costruita (una designer drug ben fatta).
Essa associa effetti allucinogeni ed amfetaminici; come dire che in conseguenza della sua struttura chimica (ovvero così come è stata costruita) assomiglia nei suoi effetti alla mescalina, per la parte allucinogena, e contemporaneamente ad una metamfetamina per gli effetti stimolanti. Opportune modificazioni, possono spostare gli effetti verso la parte allucinogena o al contrario quella amfetaminica.
L’ecstasy deve principalmente i suoi effetti alla capacità di aumentare in modo rilevante la serotonina nel sistema nervoso centrale ed assieme anche quella della dopamina, la molecola del piacere.
Tra l’altro permette anche il rilascio dell’ossitocina, il cosiddetto ormone dell’amore.
Tutte e 3 queste azioni fanno tanto e permettono di capire quello strano e potente effetto entattogeno dell’ecstasy ovvero l’aumento della socialità, dell’empatia, della simpatia verso gli altri, uno stato estatico e di quiete.

Gli studi clinici condotti con MDMA, quindi la sua utilità  si sono concentrati principalmente sul trattamento:
– del disturbo da stress post-traumatico (PTSD),
– del disturbo da uso di alcol
– dei sintomi di ansia sociale nei pazienti con disturbo dello spettro autistico.

Comunque, come per altre sostanze psichedeliche, sono sopravvenute diverse  questioni metodologiche che hanno reso difficile l’utilizzazione di queste sostanze (prove di sicurezza ed efficacia, carenze nella progettazione degli studi clinici) e nel mondo, le considerazioni rispetto all’utilizzo dell’MDMA sono molto differenti.