Effetti tossici della��ecstasy (MDMA); cause.
La��ecstasy (3,4 metilen-diossimetamfetamina o MDMA)A� vieneA� generalmente consumata nelle discotecheA� perA� i suoiA� effettiA� energizzantiA� accompagnatiA� da distorsioni temporali e percettive. CiA?, assieme tutti gli altri effetti, sono dovuti al fatto che la��ecstasy A? una sostanza costruita per una parte come una metamfetamina e per una��altra come un allucinogeno.
Ecstasy; 3,4 metilen-diossimetamfetamina o MDMA
I suoiA� effetti hanno una durata che va dalle 3 alle 6 ore circa.
La dose orale mediaA� riferita A? di 1-2 A�pastiglie contenentiA� solitamente daiA� 60 ai 120 mg di MDMA.A� Non di rado chi ne fa uso assume una secondaA� dose nel momento in cui incominciano a svanire gli effetti della prima.
Si ritiene che la dose ottimale sia circa 120 a�� 130 mg (che equivale a circa 2 mg/kg se rapportata al peso corporeo), ma A? possibile che questo intervallo sia molto piA? esteso e che possa variare addirittura da 75 a 250 mg.
Le donne risultano normalmente piA? sensibiliA�della��uomo sia agli effetti acuti che a quelli a lungo termine, quindi la dose pro chilo ottimale per loro A? inferiore.
Dopo la��ingestione la��assorbimento di MDMA A? abbastanza rapido e gli effetti iniziano a manifestarsi entro 20-60 minuti. Molto raramente questa droga viene assunta per vie diverse da quella orale (via nasale, endovenosa o fumo).
La��eliminazione avviene per via metabolica e, in misura minore, per via renale.
La cinetica di eliminazione dall’organismo di MDMA, e in particolare il suo metabolismo (demetilazione), ha delle caratteristiche che rendonoA�particolarmente pericoloso la��uso non controllatoA�diA� questa sostanza per 2 diversi motivi:
A�Nel caso della��ecstasy,A�alcuni studi indicano che la non linearitA� della cinetica A? dovuta o alla saturazione della��isoenzima CYP2D6, che si puA? avere anche alle dosi usuali di MDMA, o, ipotesi alternativa, al fatto che lo stesso MDMA o alcuni suoi metaboliti siano in grado di inibire il CYP2D6A� riducendo la sua capacitA� di metabolizzazione.
Comunque sia,A�il risultato A? cheA�ad un certo punto piA? di tanto il CYP2D6 non A? in grado di metabolizzare il farmaco per cui anche modesti aumenti di una singola dose di ecstasy, e a maggior ragione ancheA�una eventuale seconda dose, possono produrre delle concentrazioni plasmatiche di MDMA molto elevate con effetti tossici molto gravi:
– sindrome serotoninergica
– epatite
– coagulazione intravasale disseminata
– iponatriemia
– decesso
A�Dott. Renato Urso
Bibliografia
Aitchison KJ, Tsapakis EM, Huezo-Diaz P, Kerwin RW, Forsling ML, Wolff K. Ecstasy (MDMA)-induced hyponatraemia is associated with genetic variants in CYP2D6 and COMT.A�J Psychopharmacol. Mar 2012;26(3):408-18.
Geetruida D. van Dijken et al., High Incidence of Mild Hyponatraemia in Females Using Ecstasy at a Rave Party, Nephrol. Dial. Transplant., 2013, 28, 2277-2283.
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