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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Il cannabidiolo (CBD) aiuta gli antibiotici

Gli antibiotici hanno salvato milioni di vite da infezioni mortali in tutto il mondo.
Tuttavia, con il tempo i batteri sono diventati resistenti e l’abuso di questi farmaci è la principale causa di tale resistenza.
Si esplorano quindi strategie alternative e composti di supporto che abbiano la capacità di migliorare l’efficacia degli antibiotici. Se la sostanza in associazione risulta valida allora avremmo necessità di meno antibiotico/i (minore dosaggio e frequenza di somministrazione) per ottenere lo stesso effetto e meno batteri resistenti.

Secondo uno studio scientifico, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, il cannabidiolo (CBD (brevi note in basso) potrebbe essere una di queste utili sostanze di supporto. Nella ricerca, il CBD è stato utilizzato per migliorare l’azione della bacitracina contro i batteri dello Staphylococcus aureus, patogeno umano causa di frequenti infezioni acquisite in comunità e in ospedale e che mostra cloni multiresistenti diffusi a livello globale. In alcuni Paesi, il trattamento è difficile.
(la bacitracina è un antibiotico che inibisce la sintesi della parete cellulare dei batteri ed è attivo nei confronti di quelli Gram-positivi; spesso usato nelle infezioni intestinali, ndr). 

Quando il CBD è stato combinato con gli antibiotici, è stato osservato un effetto più potente rispetto al trattamento con soli antibiotici. Quindi, secondo i ricercatori, la combinazione del CBD con gli antibiotici potrebbe essere un nuovo trattamento.
Va sottolineato comunque quanto riportato nel lavoro originale:
CBD potentiates the effect of bacitracin (BAC) against Gram-positive bacteria (Staphylococcus species, Listeria monocytogenes, and Enterococcus faecalis) but appears ineffective against Gram-negative bacteria…
Il CBD potenzia l’effetto della bacitracina contro batteri Gram-positivi (specie di Staphylococcus, Listeria monocytogenes e Enterococcus faecalis) ma sembra inefficace contro i batteri Gram-negativi.

Il CBD ha ridotto il valore del MIC (concentrazione minima inibente; concentrazione di farmaco minima ad inibire la crescita del germe testato) della bacitracina di almeno 64 volte; inoltre l’efficacia di questa soluzione combinata ha ridotto di due volte l’espressione di un importante gene regolatore della divisione cellulare, l’ezrA,

I potenziali cambiamenti osservati sulla membrana dei batteri testati a seguito della combinazione di CBD e BAC, rispetto al singolo trattamento con CBD o con bacitracina, non hanno però  spiegato l’esatto meccanismo d’azione della combinazione che studi futuri potranno risolvere.

Conclusivamente, sulla base di queste osservazioni, si può suggerire l’associazione CBD-bacitracina come un nuovo trattamento (se pure non elettivo) in caso di infezioni con batteri Gram-positivi resistenti agli antibiotici

Fonti
— Science Daily News
— Claes Søndergaard Wassmann, Peter Højrup, Janne Kudsk Klitgaard. Cannabidiol is an effective helper compound in combination with bacitracin to kill Gram-positive bacteria. Scientific Reports, 2020; 10 (1) DOI: 10.1038/s41598-020-60952-0

g. montefrancesco
24 marzo 2020

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I 70 tipi di cannabinoidi originano da un precursore comune, il cannabigerolo (CBG), e sono sintetizzati dalla cannabis come acidi inattivi, con un gruppo carbossilico in posizione 2 o 4. La decarbosssilazione termica forma, ad es. THC attivo dall’acido THC inattivo.
Per questo i componenti attivi della cannabis si fumano o si riscaldano (inalati) piuttosto che assunti per os.

Nella pianta, dal  cannabigerolo, sono prodotti il THC e il CBD  attraverso distinti percorsi di biosintesi e ciò significa che la produzione di CBD limita la quantità di THC sintetizzato e viceversa. Di conseguenza, alcune varietà di cannabis sono selezionate per massimizzare quasi esclusivamente la “resa” di THC; altre varietà si selezionano con prevalenza di CBD.

Il rapporto THC/CBD determina la potenza dell’azione psicotropa della pianta e questo può notevolmente alterare gli effetti della sostanza.
Il cannabidiolo (CBD) ha numerose azioni farmacologiche se pure non consolidate e controverse.

Vantaggi se associato al THC

Il CBD potenzia alcuni degli effetti benefici di Δ 9 -THC poiché riduce la sua psicoattività (contrasta le conseguenze funzionali dell’attivazione di CB1 nel cervello); quindi migliora la tollerabilità del THC e amplia la sua finestra terapeutica.
Gli utilizzatori di preparati di cannabis con CBD elevato hanno meno probabilità di sviluppare sintomi psicotici rispetto a quelli che consumano preparazioni con CBD basso.
Il farmaco botanico nabiximolo (Sativex) contiene quantità uguali di Δ 9-THC e CBD, ciò allevia la spasticità e il dolore nella sclerosi multipla in modo più efficace del THC da solo. L’azione del CBD consente ai pazienti di tollerare quantità maggiori di Δ 9 -THC.

Vantaggi rispetto al THC

— non determina effetti gratificanti, non «stona»
— poco spazio nel mercato illegale, diversamente…
— elevato profilo di sicurezza per ampia finestra terapeutica…in pediatria sino a 50mg/kg die Epidiolex

Minime differenze nella struttura chimica