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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Il gioco d’azzardo nel corso della vita

Secondo una ricerca effettuata sulla popolazione statunitense da Welte et al. e pubblicata sulla rivista Journal of Gambling Studies, i problemi correlati al gioco d’azzardo sarebbero molto più frequenti di quanto ritenuto finora; addirittura, nella popolazione sottoposta allo studio, il gambling (o gioco d’azzardo patologico) sarebbe più frequente dei problemi correlati all’alcol, soprattutto dopo i 21 anni, anche se questi ricevono molta più attenzione dai media, dai professionisti del settore e dalle politiche di programmazione sanitaria. L’abuso di alcol e il gambling sono stati messi a confronto perché entrambe rappresentano un comportamento comune tra gli adolescenti ed i giovani adulti negli Stati Uniti e si inseriscono in una definizione di comportamento problematico.

Welte et al. hanno condotto, combinando poi i risultati, due indagini nazionali sul gambling e i problemi correlati all’alcol nell’arco della vita; le indagini sono stati condotte, una considerando gli adulti (sopra i 18 anni, N = 2.631), tra il 1999-2000, e una rivolta ai giovani (età 14-21, N = 2.274), nel periodo 2005-2007. I dati di queste indagini sono stati combinati per esaminare la prevalenza di qualsiasi gioco d’azzardo, del gioco d’azzardo frequente e gioco d’azzardo problematico nel corso della vita. Dallo studio di Welte et al. emerge che:  l’avvio al gambling si ha nell’adolescenza-giovane età, si passa al frequent gambling nella giovane età adulta, cioè tra i 20 e i 30 anni,  per arrivare ad avere la presenza di problem gambling (ovvero ad avere una corrispondenza di almeno tre dei criteri del DSM-IV per il gambling patologico) tra i 31 e i 40 anni e non prima come evidenziavano le ricerche presentate finora si ha poi un declino con l’aumentare dell’età.

Le ricerche effettuate precedentemente sulla dipendenza da alcol dimostrano che questa tende ad avere un picco nella giovane età adulta, tra i 22 e i 30 anni. Questo dimostra che la teoria secondo la quale i comportamenti devianti hanno un picco nell’adolescenza sembra applicarsi meglio all’abuso di alcol che al gambling patologico. Riprendendo i dati ottenuti dalla ricerca di Welte et al. sul percorso del gambling nell’arco della vita è stato visto, quindi, che si ha un incremento di questo comportamento nella giovane età adulta per raggiungere il picco massimo (problem gambling) tra i 31 e i 40 anni.

Fonte J. W. Welte et al., Gambling and Problem Gambling Across the Lifespan, J Gambl Stud (2011) 27:49-61.