Gli editoriali

a cura del prof. Montefrancesco

Le droghe e il genere femminile in Europa

Traduzione dei sottotitoli presenti nel video prodotto dalla ECMDDA – 2019Why gender matters in drug addiction” In Europa, circa 37 milioni di donne hanno usato una sostanza illecita almeno una volta nella vita. Ogni anno circa 100.000 entrano in trattamento farmacologico e quasi 2.000 muoiono per overdose. Nell’ultimo decennio, il divario di genere si è ridotto tra i giovani studenti delle scuole che usano droghe. Le donne rappresentano solo 1/5 dei pazienti in trattamento farmacologico specifico ma i loro problemi sono spesso più complessi che quelli degli uomini: tendono a progredire più rapidamente verso la dipendenza, un fenomeno definito di tipo “telescopico” (nel senso che vedono e raggiungono prima la dipendenza, come se avessero un telescopio ndr). Soffrono sintomi astinenziali più gravi e riportano livelli più elevati di depressione e di ansia. Le donne spesso iniziano a usare droghe per via di un loro partner maschio che utilizza tali sostanze e hanno maggiori probabilità di condividere con questo aghi e altre attrezzature. In generale, è molto probabile che le donne dispongano di meno risorse socioeconomiche questo si osserva al pari nel caso delle donne che usano droghe. Esse subiscono una maggiore stigmatizzazione perché vengono percepite come una violazione dei loro ruoli di madri e di curatrici. Alcuni gruppi di donne hanno esigenze specifiche, ad es. le donne in gravidanza e le madri, le donne di minoranze etniche, le donne in carcere e quelle coinvolte in un lavoro di tipo sessuale. Un problema specifico correlato alla droga per le donne è la violenza in famiglia e le aggressioni sessuali facilitate dalla droga con gravi conseguenze psicologiche e sociali. I servizi per le donne con problemi di consumo di stupefacenti devono affrontare queste preoccupazioni particolari. Devono essere accoglienti, non giudicanti, di vero supporto e aiuto, fisicamente ed emotivamente sicuri. Per raggiungere questi obiettivi, le pazienti donne devono essere pienamente coinvolte nella pianificazione e nello sviluppo dei servizi e degli indirizzi politici; il personale reclutato deve avere atteggiamenti appropriati, conoscenze e abilità; i servizi devono essere ben coordinati e integrati per affrontare problematiche differenti e diverse come la salute mentale, la gravidanza e l’assistenza all’infanzia. Le risposte per le donne con problemi legati alla droga, il monitoraggio e la ricerca devono considerare la dimensione del genere per ottimizzare l’efficacia.