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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Smettere di “farsi”

L’esperienza con le droghe differisce tra i vari individui; alcuni se ne separano dopo pochissime esperienze, altri ne fanno un uso occasionale, altri ancora le utilizzano per periodi limitati della loro esistenza. In un numero esiguo di persone, rispetto a tutti coloro i quali hanno avuto una certa vicinanza con queste, il rapporto con le sostanze sviluppa il quadro tipico e completo della tossicodipendenza. Una rassegna presentata dalla European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction – EMCDDA 2012, riporta, da un lavoro di tipo qualitativo, le interviste raccolte con i consumatori di sostanze in 16 paesi tra il 1993 e il 2012.
I risultati confermano quanto emerso da uno studio unico nel suo genere condotto da Patrick Biernacki dove ha confrontato i tossicodipendenti da eroina, guariti attraverso un trattamento rispetto a quelli che hanno “fatto da soli” ossia coloro che hanno superato la dipendenza senza trattamento. Tra questi la decisionalità a smettere ha un percorso differente.
Patrick Biernacki ha descritto 3 modi principali in cui le persone decidono di smettere di usare droghe.

  1. Un piccolo numero limita semplicemente il consumo senza una decisione totale di smettere. Queste persone si allontanano dall’uso delle droghe e spostano l’interesse verso altre cose; non sviluppano mai un forte adesione verso il mondo della dipendenza.
  2. Per altri, l’idea di cessare o ridurre l’uso di droghe si sviluppa razionalmente e viene dichiarata esplicitamente. La necessità di cambiare il comportamento d’uso spesso si verifica dopo una serie di esperienze negative assieme insieme a qualche grave e significativo evento personale; tutto ciò spinge il paziente in uno stato di elevata conflittualità tra continuare a consumare di stupefacenti e altri desideri.
  3. Un terza categoria coinvolge persone che hanno toccato il fondo e vissuto una crisi esistenziale. La loro decisione di cambiare il comportamento emerge dopo circostanze esistenziali fortemente drammatiche e emotivamente molto pesanti (Biernacki, 1986).

Studi recenti riportano che gli individui di questo gruppo sono spesso emarginati socialmente o soffrono di svantaggiati sociali; i maschi di solito sono più numerosi delle donne (Prinzleve et al., 2004) European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction EMCDDA 2012 Thematic paper – Usersa voices: experiences and perceptions of European drug users on controlling their drug consumption Luxembourg: The Publications Office of the European Union, 2012

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