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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Canapa o hemp

E’ noto che certe varietà della pianta della cannabis vengono coltivate non a fini ludici, ovvero ricavarne le sensazioni piacevoli date dal principio attivo THC (delta-9-tetraidrocannabinolo), ma sono coltivate legalmente per ottenere fibre e olio di semi.
Questo prodotto è conosciuto come “canapa” (in inglese hemp) e la sua coltivazione avviene in molti Paesi compresi quelli dell’Unione Europea.
Nel 2021 erano stati dedicati a questa coltivazione un totale di 32.000 ettari a differenza del 2015 con meno di 20.000.

La coltivazione legale e la vendita di piante di cannabis, insieme ad un certo numero dei loro prodotti, si svolgono in Europa legalmente secondo i trattati internazionali sul controllo delle droghe. Pur tuttavia da parte dei rivenditori vi è un certo gradi di ambiguità, nei casi, per esempio, in cui alcuni prodotti a base di canapa vengono commercializzati utilizzando immagini di foglie della cannabis o quando anche, un semplice estratto dai semi della canapa viene nominato “olio di cannabis”.
Ciò forse accade per rendere, ambiguamente, più attraente e più vendibile il prodotto ?

In ogni caso, in Europa è legale coltivare e fornire piante di cannabis, per fibre e semi di canapa, se hanno bassi livelli di THC.  Gli agricoltori, quando coltivano la canapa, hanno diritto al sostegno nell’ambito della politica agricola comune solo quando utilizzano sementi certificate di varietà di canapa specificate.
In sostanza, possono essere utilizzate solo varietà con un contenuto di THC  (∆ 9 -tetraidrocannabinolo) non superiore allo 0,3% in peso secco. (Regolamento (UE) n. 2021/2115)

Una modifica al regolamento (CE,) n. 1881/2006, stabilisce i livelli massimi di delta-9-THC (somma di delta-9-THC e delta-9-THCA, espressi come delta-9-THC):
– nei semi di canapa, 3,0 milligrammi per chilogrammo,
– nell’olio di semi di canapa, 7,5 milligrammi per chilogrammo
– per altri prodotti derivati dai semi di canapa, 3 milligrammi per chilogrammo.

È importante sottolineare che l’applicazione di un limite di sicurezza espresso in percentuale (ad esempio limite di THC dello 0,2% o dello 0,3%) non è appropriato per i prodotti destinati al consumo umano poiché la dose effettiva ingerita dipenderà dal volume del prodotto consumato.
Inoltre, il commercio intra-UE di prodotti a base di canapa può rimanere soggetto alla specifica legislazione nazionale.

da: EMCDDA – European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction – Cannabis laws in Europe. Questions and answers for policymaking. June 2023


g. montefrancesco