Benzil-piperazina (BZP)

dott. Giuseppe Montefrancesco

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Benzil-piperazina (BZP)

Formula di struttura della benzil-piperazina (BZP).

Mercato
Possono essere acquistate in Internet e non è mai certa la concentrazione (la quantità) di principio presente, come spessissimo accade anche per altri composti.
In Europa dal 2009 sono state segnalate come droghe sintetiche.
Spesso sono vendute, spacciate come ecstasy o come amfetamine.

Aspetto
Si presentano come pillole o come polveri in cui sono presenti, contemporaneamente, dai 2 ai 4 derivati piperazinici. I due gruppi di piperazine più di frequente utilizzati a scopo ricreativo, sono le benzil-piperazine e le fenil-piperazine. Il mercato ne ha proposte molte altre, con varia fortuna.

Azione
L’attività antidepressiva è da ricondurre all’azione sulla serotonina.
Complessivamente agiscono in modo simile all’ecstasy (MDMA) e alle amfetamine.
Presentano agonismo recettoriale sui recettori serotoninergici ed in più bloccano il reuptake della serotonina per inibizione del suo trasportatore. Questo causa un ulteriore rilascio di serotonina dai neuroni. Quindi una grande quantità di serotonina disponibile, ragione per cui si può scatenare una sindrome serotoninergica.

Effetti
Una dose tipica di BZP è tra i 75 e 150 mg.
Inizio effetti dopo le 2 ore dall’ingestione; durata effetti 6-8 ore.
Frequentemente gli utilizzatori assumono più dosi.
—  A basse dosi predominano gli effetti stimolanti.
—  Ad alte dosi quelli allucinogeni.
Gli effetti simili all’ecstasy vengono ottenuti quando nella stessa pillola o polvere sono presenti il BZP e il TMFPP o il MeOPP
Questa associazione produce la sensazione amfetaminica di potenza fisica ed in più le distorsioni sensoriali e temporali tipiche dell’allucinogeno (LSD) o dell’ MDMA (ecstasy).
La tossicità è difficile da prevedere considerata l’ampia variabilità individuale; di norma si possono esperire insonnia, nervosismo, stato di ansia, paranoia, confusione, allucinazioni mal di testa, nausea, tremori, diaforesi (sudorazione profusa), vertigini, palpitazioni, tachipnea,.

In casi gravi convulsioni, iponatriemia e prolungamento dell’intervallo QT.
Sindrome serotoninergica con ipertermia, CID (coagulazione intravasale disseminata),rabdomiolisi, insufficienza renale e pericolo di vita.

Trattamento dei quadri acuti
Non esiste un antidoto specifico per le piperazine e il trattamento consiste in interventi di supporto.
La gestione della tossicità simpaticomimetica, associata alle piperazine, è uguale a quella usata nel caso dei catinoni sintetici.
Nel caso sono necessarie benzodiazepine, liquidi per via endovenosa e aggressive misure di raffreddamento.
Le convulsioni e l’agitazione possono essere trattate con benzodiazepine; sono stati segnalati attacchi epilettici fino a 8 ore dopo l’uso di derivati di piperazina.
L’ECG deve essere utilizzato utilizzati per valutare l’eventuale prolungamento dell’intervallo QT associato anche se nessun caso di torsione di punta è stato riportato.

Una confezione di piperazine “Majik”, party pills.