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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Difficoltà precoci e successive dipendenze comportamentali

E’ opinione comune che precoci condizioni di difficoltà sono in grado di predisporre l’individuo verso quadri di dipendenza sia da sostanze che comportamentali.
Se i bisogni primari rimangono insoddisfatti o se le esperienze infantili (adolescenziali) sono sfavorevoli, avverse può accadere che si verifichino schemi disadattivi precoci e a questi associate risposte disadattive, compresi comportamenti compulsivi e di dipendenza.
Personalmente nella mia esperienza clinica con i pazienti che presentavano disturbi da dipendenza era evidente che le sostanze di cui abusavano o i comportamenti che presentavano erano secondari, conseguenti a inadeguatezze sofferte e avvenute nell’infanzia, di vario tipo.
Il comportamento era sostanzialmente reattivo.

Come osservato in altri problemi di salute mentale, la dipendenza comportamentale è una complessa espressione clinica con diversi potenziali fattori predisponenti, come:
– fattori biologici (ad esempio, predisposizioni genetiche),
– fattori psicologici (ad esempio, tratti della personalità)
– fattori sociali (ad esempio, la famiglia e una storia sociale).
Un fattore che può svolgere un ruolo significativo sia nello sviluppo che nel perpetuarsi della dipendenza comportamentale è l’attivazione di schemi disadattivi precoci (EMS).
Questi EMS sono definiti come “schemi disadattivi estremamente stabili e duraturi, costituiti da ricordi, emozioni, cognizioni e sensazioni corporee riguardanti se stessi e la propria relazione con gli altri, che si sviluppano e sono attivati precocemente ovvero durante l’infanzia. Essi vengono elaborati durante tutta la vita dell’individuo e sono, divengono disfunzionali in modo significativo”

È stata eseguita una sistematica e completa ricerca bibliografica utilizzando parole chiave e titoli di argomenti con tre database elettronici; 20 studi risultavano soddisfare i criteri di inclusione.
In relazione alla specifica dipendenza comportamentale, gli studi hanno esaminato:
– bulimia/dipendenza da cibo (n=6),
– dipendenza sessuale/comportamenti sessuali compulsivi (n=3),
– comportamenti di dipendenza multipla (n=2),
– dipendenza da internet (n= 2),
– dipendenza da smartphone (n = 2),
– dipendenza da social network/Facebook (n = 2),
– dipendenza da esercizio fisico (n = 1),
– gioco d’azzardo (n = 1)
– dipendenza da videogiochi (n = 1).

Le possibili associazioni tra schemi disadattivi precoci e dipendenza comportamentale sono stati esaminati sia nella popolazione clinica che in quella non clinica.
La ricerca ha evidenziato numerose e differenti condizioni disadattive precoci ma tra queste quelle che sono apparse di maggiore correlazione con l’eventuale successivo sviluppo di comportamenti di dipendenza, vengono riportate: l’abbandono, instabilità, la sfiducia, l’abuso, la deprivazione emotiva, l’isolamento sociale, sentimenti di vergogna-umiliazione, la presenza di dipendenza. Tutto ciò a determinare una insicurezza affettiva e la mancanza di stabilità nelle relazioni interpersonali.
A queste circostanze seguono, sempre in termini di correlazione con i comportamenti di dipendenza, la difficoltà di autocontrollo e di auto-disciplina con conseguente minore capacità di impostare limiti sia personali che interpersonali

La presente revisione suggerisce quindi una relazione positiva tra l’attivazione di schemi disadattivi precoci e differenti comportamenti di dipendenza, tra cui la dipendenza dal gioco d’azzardo,
dai giochi, dall’uso dei social media, dal sesso, dall’esercizio fisico e dal cibo. Questi risultati sono in linea con studi precedenti.

g.montefrancesco

Fonte
Claudio Vieira, Daria J. Kuss, Mark D. Griffiths, Early maladaptive schemas and behavioural addictions: A systematic literature review, Clinical Psychology Review, 25 September 2023.