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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Disturbi del comportamento alimentare e mortalità

Attualmente, malgrado le evidenti gravi conseguenze, i disturbi del comportamento alimentare non sono ancora considerati una forma grave di disagio mentale e quindi non sempre adeguatamente trattati nell’assistenza sanitaria. Ciò risulta inspiegabile in quanto per questi casi è stato rilevato, un alto tasso di mortalità come riportato anche in un articolo apparso su Panorama.it nel marzo 2009; nella ricerca si evidenzia che in Italia, l’anoressia e la bulimia nervosa sono la prima causa di morte per malattia tra le ragazze, soprattutto tra i 12 e i 25 anni.

Negli Stati Uniti, in particolare per l’anoressia nervosa, già nel 1995, Sullivan P.F. aveva stimato un tasso di mortalità annuo dello 0,56% e di circa il 5,6% in un decennio, pur non accertando l’esistenza di alti tassi di mortalità anche per gli altri disturbi del comportamento alimentare in quanto era difficile individuare i pazienti e seguirne il decorso clinico per un lungo periodo di tempo. Crow S.J. e colleghi, analizzando i dati di tutti i pazienti afferenti a una clinica specializzata in disturbi del comportamento alimentare tra il 1979 ed il 1997, hanno effettuato una ricerca longitudinale su 1885 pazienti (177 con anoressia nervosa, 906 con bulimia e 802 con disordini alimentari non altrimenti specificati) di età compresa tra gli 8 ed i 25 anni, utilizzando, in contemporanea, le informazioni fornite dall'”Indice Nazionale di Morte” sia sullo stato di vita che sulle cause di decesso. Sono stati così rilevati tassi di mortalità grezzi del: – 4,0% per l’anoressia nervosa; – 3,9% per la bulimia nervosa; – 5,2% per i disordini alimentari non altrimenti specificati.

Tali dati, oltre che essere legati a tutte le complicazioni mediche che accompagnano questi disturbi come vomito, abuso di lassativi o di altre “manovre” di eliminazione, comprendono anche i numerosi episodi di suicidio che avvengono nella bulimia nervosa, coerentemente all’associazione di questa con una particolare impulsività, con disturbi d’ansia e del tono dell’umore e uso di sostanze.
In sintesi, gli studiosi hanno evidenziato che gli elevati rischi di mortalità già accertati per l’anoressia nervosa erano simili anche per la bulimia e per i disordini alimentari non altrimenti specificati, sottolineando, così, la gravità di tutti i disturbi del comportamento alimentare.

Walter Kaye MD: Eating disorders: hope despite mortal risk. Am J Psychiatry 2009; 166: 1309-1311
Crow SJ, Peterson CB, Swanson SA, Raymond NC, Specker S, Eckert ED, Mitchell JE: Increased mortality in bulimia nervosa and other eating disorders. Am J Psychiatry 2009; 166:1342-1346
Klump K, Bulik C, Kaye W, Treasure J, Tyson E: Eating disorders are serious mental illness. Int JEat Disord 2009; 42:97-103
Sullivan PF: Mortality in anorexia nervosa. Am J Psychiatry 1995; 152:1073-1074

Dott.ssa Linda Vannini, psicoterapeuta