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dott. Giuseppe Montefrancesco

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La dipendenza da sesso negli Stati Uniti: un’epidemia

Riportiamo letteralmente dall’articolo pubblicato sulla rivista Newsweek del 25 novembre (molto ne hanno parlato i media nazionali) alcuni numeri di questa malattia, i cui aspetti sono quelli di un fatto epidemico dalle proporzioni forse inimmaginate. La “dipendenza da sesso” rimane una denominazione, spesso controversa o liquidata come un mito, ma un comportamento sessuale compulsivo, detto anche disordine ipersessuale, può sistematicamente distruggere la vita di una persona tanto quanto la dipendenza da alcol o droghe. Ed interessa un numero crescente di americani, dicono gli psichiatri.”E ‘una epidemia nazionale”, dice Steven Luff coautore di un libro sul tema ed esperto della dipendenza da sesso (sexual addiction) a Hollywood. Dati affidabili circa il numero dei dipendenti da sesso diagnosticati sono difficili da trovare, ma la Società per la salute sessuale, una organizzazione per l’educazione e il trattamento di questa patologia, stima che tra il 3 e il 5 % della popolazione degli Stati Uniti, o più di 9 milioni di persone, potrebbero soddisfare i criteri di dipendenza.

Secondo alcuni ricercatori e clinici, al momento stanno praticando circa 1.500 terapeuti specializzati nel trattamento di tale disturbo, rispetto a meno di 100 sino ad un decennio fa, mentre decine di centri di riabilitazione ora pubblicizzano programmi di trattamento, rispetto ai soli cinque o sei dello stesso periodo. Anche i dati demografici stanno cambiando “Se prima erano soprattutto uomini tra i 40 – 50 anni che cercavano di essere curati ora ci sono più donne, adolescenti ed anziani“, dice Tami Verhelst “I nonni vengono catturati dal porno sui loro computer dai nipoti e i nipotini iniziano l’attività sessuale a 12 anni”. Una parte della crescita del fenomeno è stata indubbiamente alimentata dalla rivoluzione digitale, che ha messo su di giri il metabolismo carnale degli americani. Se le generazioni precedenti erano a rischio di pubblico imbarazzo nelle librerie dove si trovavano libri erotici (porno) e in alcuni cinema, il web ha reso attualmente la pornografia accessibile, gratuita e anonima.

Si stima che 40 milioni di persone al giorno negli Stati Uniti abbiano accesso ad alcuni dei 4,2 milioni siti web pornografici secondo il software Internet Filter Review. “Non tutti coloro che guardano una immagine di nudo stanno per diventare dipendenti da sesso, ma la costante esposizione può scatenare le persone che ne sono suscettibili, “dice il Dott. Davide Sacco, direttore generale dei Centri di Los Angeles Promises Treatment. Fonte. Chris Lee, Newsweek, 25 settembre 2011