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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Internet e le nuove droghe legali

Internet gioca un ruolo significativo nella distribuzione di “droghe legali “, diventando uno dei maggiori “mercati della droga”. Il problema è di tale rilevanza che l’Unione Europea ha istituito, dal 1977, un sistema di allarme rapido per la immediata informazione della comparsa di nuove sostanze. Con il termine (legal highs) si intendono una vasta gamma di sostanze che, appunto, aggirano i controlli legali sulle droghe e poi vengono vendute tramite Internet o anche in negozi detti smart o head shop.
Tra le droghe legali si trovano: droghe sintetiche in genere
– il mefedrone, uno stimolante del sistema nervoso centrale, è tra queste, ultimamente, il più utilizzato
– party pills o droghe ricreative come ad esempio le piperazine, BZP e mCPP;
– funghi allucinogeni
– miscele a base di erbe da fumare; noto è divenuto il prodotto Spice, venduto come naturale ma in realtà adulterato da sostanze sintetiche, i – cannabinoidi sintetici come il JWH-018
– altri prodotti naturali da sniffare, inalare, pubblicizzati perchè contengono ingredienti provenienti genericamente da piante.

Un altro caso è quello degli allucinogeni, derivanti da piante che contengono tali principi attivi come parte del loro metabolismo secondario; questo accade per i semi di una Convolvulacea del genere Argyreia, il Convolvulus e l’Ipomoea che producono analoghi triptaminici;
farmaci con vere proprietà terapeutiche, giudicati dai consumatori, per i loro effetti, da sperimentare, ad es.:
– il pregabalin (Lyrica),
– il GHB (ac. gamma idrossibutirrico, Alcover),
– le benzodiazepine (flunitrazepam, Roipnol), il metilfenidato (Ritalin), ketamina, gli antidolorici ed altri.

Nel 2010 sono stati individuati, in una indagine realizzata tra il 25 e il 5 febbraio dello stesso anno, 170 negozi on line:

  • 34 vendevano solo funghi allucinogeni
  • 30 proponevano solo droghe legali
  • 170 offrivano sia funghi che droghe legali.

Così come accade nel doping vi è una sorta di inseguimento tra i fornitori che velocemente superano i controlli (spesso in ritardo perchè non possono anticipare il mercato) e le istituzioni che devono identificare la sostanza e valutarne il rischio, il mercato, gli approvvigionamenti e quanto altro. Adolescenti e giovani adulti che sono incuriositi dalle droghe possono cercare su Internet ed essere così esposti a migliaia di siti che presentano gli effetti positivi di queste e minimizzare o negare qualsiasi altro effetto negativo. I nuovi  prodotti che presumibilmente contengono mefedrone appaiono in Internet con una certa regolarità. Sebbene sia difficile misurare il consumo o la vendita, la popolarità di questo farmaco è cresciuta rapidamente in un breve periodo. Sino al marzo 2009, vi erano meno di dieci venditori online del farmaco; a giugno, nel momento in cui è diventato più noto, Internet pubblicizzava decine negozi online e l’apertura di nuovi siti ogni settimana.
Anche se la provenienza della sostanza spesso non è chiara, l’origine di molti fornitori di mefedrone pare essere la Cina od anche il Regno Unito; è probabile tuttavia, che nel caso del Regno Unito, questo rappresenti un luogo di transito della droga più che un paese di produzione. Nonostante la mancanza o la scarsità di relazioni scientifiche riguardanti il mefedrone, la situazione è al contrario molto diversa sul web dove le informazioni sono “a portata di un clic”(just a clik away).
Da quanto di può apprendere dal web il mefedrone è generalmente usato dagli adolescenti e giovani, che sono interessati a utilizzare “droghe legali”. I dati ottenuti mettono in chiaro che il mefedrone ha iniziato a sostituire l’ecstasy. Il mefedrone è una droga sintetizzata la prima volta nel 1933, correlata al catinone che è il prodotto naturale del khat ossia della Catha edulis. Esso è uno stimolante di sintesi appartenente al gruppo dei catinoni , composti imparentati con le amfetamine (tipo il kat, le amfetamine, le metamfetamine, l’ecstasy, etc.). Va sottolineato che con khat si indica la pianta le cui foglie contengono catinone, mentre con kat si indica una sostanza di sintesi a partire dalla epinefrina (nor-adrenalina) ossidata con permanganato di potassio Il catinone, psicostimolante naturale, ha una struttura chimica simile sia all’efedrina che all’amfetamina; esso rappresenta il principio attivo presente nelle foglie di khat, una pianta sempreverde che cresce alle elevate altitudini della Penisola Arabica e dell’Africa dell’est.
I catinoni, come le amfetamine, producono sintomi dovuti alla stimolazione del sistema nervoso simpatico e come queste sono anche in grado di causare il rilascio di dopamina. Oltre al mefedrone, tra i derivati sintetici del catinone vengono inclusi: il metilone, il metedrone, il butilone il metilendiossi-pirovalerone. I metil-catinoni a loro volto assomigliano molto nella struttura a diverse altre sostanze illegali quali il met-catinone e la metamfetamina, conosciuta come “crystal meth”. Il metilone pare straordinariamente simile alla MDMA o ecstasy e questo può indurre ad un consumo falsamente sicuro perchè ha una derivazione naturale. Anche se è facile l’acquisto di un certo numero di “droghe legale” da parte dei fornitori differenti di Internet, ci sono periodi di tempo in cui non tutti i prodotti sono disponibili per l’acquisto.
è difficile prevedere cosa faranno i consumatori del mefedrone quando non saranno in grado di acquistare il loro solito prodotto. Essi possono ad esempio decidere di acquistare prodotti alternativi e considerando che i giovani in particolare sono inesperti nell’uso di droghe, c’è il rischio che si espongano a diverse sostanze attive; ciò può aumentare il rischio di effetti indesiderati o causare intossicazioni acute a causa di una differenza nella quantità di principio attivo presente.
Un altro motivo che porta ad acute forme di tossicità è la curiosità che hanno i giovani di sperimentare i nuovi farmaci e tale spinta sta diventando un aspetto sempre più comuni del comportamento adolescenziale. La facile disponibilità di droghe attraverso Internet spinge poi i giovani attraverso una continua sperimentazione a diventare forti consumatori di sostanze e di sviluppare, conseguentemente, gravi problemi di salute. Il mefedrone è spesso pubblicizzato come “di elevata purezza” al contrario numerose descrizioni riportano di impurità o adulterazioni (differenze di colore, odore, etc ) tanto che alcuni utenti online etichettano il farmaco come una “droga sporca”.
Attualmente il prezzo del mefedrone varia tra le 10-15 sterline al grammo; 10 sterline costava prima che la legislazione inglese lo dichiarasse illegale. Anche se il prezzo può essere indicativo della (purezza) del probabile principio attivo, i giovani preferiscono utilizzare prodotti a basso costo e questo può aumentare il rischio di effetti collaterali. Alcuni fornitori offrono dei giorni di consegna con auto o corriere in moto, praticando prezzi premium (scontati). Una ditta offre, per un minimo di 5 g, un servizio di consegna entro 90 min a qualsiasi indirizzo di Londra, 24 h al giorno, per un costo di 95 sterline. Gli utenti devono firmare una dichiarazione che non consumeranno la droga loro consegnata. L’uso del mefedrone è principalmente un fenomeno giovanile. Tra i pericolosi effetti collaterali si riportano il forte desiderio di riutilizzare la sostanza, gli aumenti della temperatura corporea e della frequenza cardiaca, le allucinazioni e la psicosi.

Riferimenti:

Winstock et al., Mephedrone: still available and twice the price, The Lancet, Volume 376, Issue 9752, 6 November 2010-12 November 2010, Page 1537,
Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze, Evoluzione del fenomeno droga in Europa, Relazione Annuale, 2009, 2010.
An analysis of the legal high mephedrone, S. Gibbons e M. Zloh, Bioorganic & Medicinal Chemistry Letters, 2010 20,4135-4139
I. Vardakou et al., Drugs for youth via Internet and the example of mephedrone, Toxicology Letters, 2011.

dr. Giuseppe Montefrancesco