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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Sibutramina: il problema delle prescription drugs

Gli ultimi accadimenti riguardanti la sibutramina ed il suo ritiro risalente al 24 gennaio scorso,  riaprono la discussione sul problema dei farmaci da prescrizione, ossia quei farmaci acquistati con ricetta del medico ma che vengono poi utilizzati senza il controllo di questo e soprattutto ad altri scopi. E’ infatti sempre più frequente l’uso non corretto (abuso) di questi farmaci che vengono assunti in assenza della patologia per cui sono indicati, senza curarsi degli effetti collaterali e delle necessarie precauzioni d’uso, spesso solo al fine di ottenere un incremento delle prestazioni del soggetto.
E’ questo un problema di dimensioni mondiali (agevolato anche dalla vendita via internet) e tipicamente i farmaci più implicati sono:

  • gli antidolorifici (di ogni tipo ma in particolare gli oppiacei)
  • il metilfenidato (Ritalin)
  • il modafinil (nel trattamento della narcolessia)
  • gli anoressizzanti (come la sibutramina)
  • gli ansiolitici (benzodiazepine).

La sibutramina, una feniletilamina,  stata sviluppata come antidepressivo ma l’azione si è rilevata modesta rispetto a quella anoressizzante e quindi è stata registrata e commercializzata come dimagrante. Questo farmaco agisce inibendo la ricaptazione sinaptica (reuptake) di noradrenalina, serotonina ed in misura minore di dopamina, neurotrasmettitori eccitatori, rendendoli disponibili in grande quantità per i loro effetti certamente anoressizzanti ma complessivamente eccitatori. Il farmaco può quindi essere assunto a questo fine e sperare di ottenere l’aumento delle prestazioni fisiche ed intellettive. Gli effetti collaterali di questo farmaco sono gravi e tanti e in particolare di tipo cardiovascolare. Per questi motivi, nel 2002, ne fu vietata la vendita in Italia poi riammessa l’anno successivo solo su prescrizione di un ristretto numero di specialisti. Come accennato, pochi giorni fa, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha ritirato dal mercato la sibutramina sulla base di una indicazione dell’EMEA (Ente Europeo per il controllo dei farmaci) che ha rilevato un rapporto rischio-beneficio sfavorevole.

In seguito ai controlli anti-doping effettuati dopo la partita di calcio Fiorentina-Bari, è stato trovato positivo alla sibutramina Adrian Mutu, attaccante rumeno della squadra toscana.

Compton W.M., Volkow N.D. Abuse of prescription drugs and the risk of addiction, in Drugs and Alcohol Dependence 83S (2006) S4-S7.