Le storie

dott. Giuseppe Montefrancesco

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Una serata disfatta

Quella sera avevo voglia di uscire dal mondo, di passare una serata diversa, e mi sono procurato un trip. Mentre stavo a casa mia con degli amici, mi è stata offerta una riga di ketamina, all’inizio non la volevo fare, ma ero allettato dall’idea di farmi due sostanze diversissime.
Non ci ho messo molto ad autoconvincermi e cosi partì questa serata disfatta.

Presi un bicchiere grosso e lo riempii di vino, preparai la riga e tutto iniziò. Bevvi il bicchiere di vino alla goccia, subito dopo feci la riga e mi calai un cartone, tutto ciò, in rapida successione.
Uscii fuori, passò un’oretta ed ero ad un pub, era strano, ma bello!!!! Iniziava a salire e mi muovevo un casino, non riuscivo a stare fermo, mi dava fastidio il fatto che mi muovevo in continuazione, si muoveva tutto ma non mi bastava.
Allora sono andato a prendermi una goccia di LSD, era bellissimo, ridevo un casino, si muoveva tutto, si scioglieva ciò che vedevo… Ma ad un tratto la botta era troppo grossa, facevo fatica a stare in piedi, a parlare. Decisi di andare a casa con un paio di amici, non potevo stare in mezzo la gente. A casa ero al culmine della botta, ed iniziò un flash mentale assurdo.

Nel mio flash mi vedevo in terza persona, e ripetevo a raffica ciò che facevo, a ripetizione sempre la stessa, finiva e riniziava, sapevo che era solo il mio cervello che me lo proiettava, ma non riuscivo a farlo smettere. Appena ci sono riuscito, me ne è apparsa un’altra diversa, una scena che avevo fatto (Si perché mentre stavo combattendo con me stesso, parlavo con i miei amici, camminavo, ridevo.) e si ripetevano sempre più velocemente a tal punto che si sovrapponevano, era dura, mi ripetevo “E’ solo una visione” ma non riuscivo ad uscirne fuori.
Ad un certo punto non ne potevo più, ero stanco, pensai che ci ero rimasto, pensai che stavo morendo, che non riuscivo ad uscire fuori dal trip mentale.
Mi ricordo che dovevo trovare una soluzione, qualsiasi cosa, e mentre continuavo a vedere quelle immagini a raffica, mi concentrai a cercare una soluzione.
Vedevo la casa, i miei amici, ma una soluzione non la trovavo. Vidi un coltello grosso con una lama di trenta centimetri, non so perché, ma in quel momento pensai che era l’unica soluzione. Mi alzai dal divano e andai verso il coltello, per fortuna cascai la vicino, i miei a amici mi presero di peso e mi portarono nel divano (Loro erano all’oscuro di ciò che mi stava accadendo, ma sapevano cosa avevo assunto).

Con molta fatica riuscii ad uscirne, ero stanco, mi feci la promessa di non esagerare più, di non mischiare più sostanze diverse. E’ passato più di un anno da quella sera, e fino ad ora, ho mantenuto la mia promessa. Ho continuato a DROGARMI, ma senza esagerare, con cervello, senza mischiare. Se uno mi chiedesse se è giusto assumere le droghe PESANTI, gli risponderei di no, ma è bello. Non mi sono pentito di avere iniziato, solo di avere esagerato, ma non ho mai fatto uso di altre droghe,tranne quelle citate sopra. Sto bene quando lo faccio, ma è un giochino pericoloso.