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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Cocaina tagliata con levamisole

La SAMHSA, una delle più importanti agenzie americane che si interessano delle sostanze d’abuso e della salute mentale, sta avvertendo tutti i medici e chiunque lavori nel campo della tossicodipendenza dell’elevato rischio che la cocaina venga tagliata con levamisole.
Questo è un farmaco che negli anni passati era stato utilizzato in medicina per trattare i tumori e le malattie autoimmuni mentre attualmente è usato nella medicina veterinaria come agente antiparassitario. L’attenzione verso tale fenomeno è estremamente elevata considerato che il levamisole può gravemente ridurre il numero delle cellule bianche (agranulocitosi), sopprimere la funzione immune ed indebolire complessivamente la capacità di rispondere agli insulti infettivi, anche quelli di scarsa entità. In sostanza le persone che sniffano, fumano o si iniettano cocaina contaminata con levamisole possono mettere a rischio la propria vita e devono essere curate in ospedale.

I pazienti presentano normalmente:

  • febbre alta,
  • debolezza, o ripetuti episodi influenzali,
  • ipertrofia dei linfonodi,
  • piaghe dolorose (lingua, zona anale),
  • ogni tipo di infezione che non guarisce o che si aggrava velocemente,
  • infezioni alla pelle, ascessi, candidosi,
  • polmoniti.

Una recente indagine, a Seattle, ha mostrato che circa l’80% di coloro che risultavano positivi alla cocaina lo erano anche al levamisole.

Fonte. SAMHSA NEWS RELEASE

A cura di Ce.S.Di.P.