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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Inalare sostanze volatili da spray per la pulizia computer

L’abuso di inalanti è la volontaria inalazione di una sostanza volatile, in forma liquida o di gas, contenuta in svariati prodotti domestici, industriali o medicinali. Essi sono spesso in libera vendita in negozi o comunque facilmente utilizzabili sui posti di lavoro o nei laboratori. La volatilità di queste sostanze consente loro di poter essere inspirate, inalate attraverso il naso o la bocca e provocare un effetto psicoattivo, euforizzante o essere usate a fini sessuali.

Gli inalanti vengono consumati perchè:
– costano molto poco; la colla è stata definita come l’allucinogeno da 10 cent
– sono tossici e sono legali
– sono numerosissimi e molto facili procurarseli, reperirli effetto rapido e rapida risoluzione

Nel caso clinico riportato si descrivono le conseguenze per aver inalato difluoroetano da uno spray aerosol utilizzato per la pulizia del computer.
Si tratta di un individuo di 25 anni, bianco, di nazionalità statunitense, giunto al pronto soccorso, presentando: labbra e lingua gonfie prolungamento dell’intervallo QT alla’elettrocardiogramma lieve stridore respiratorio assenza di orticaria. Il quadro dermatologico delle labbra, secondo gli Autori, compatibile con un angioedema da inalazione spray del difluoroetano era dovuto o alla bradichinina o ad una reattività idiopatica. L’angioedema, si rappresenta come un notevole gonfiore del derma profondo, del sottocutaneo o del tessuto sottomucoso, conseguente all’aumento della permeabilità vascolare. Esso può essere mediato dalle mast-cellule, dalla bradichinina o essere idiopatico, raramente sopravviene per eosinofilia o vasculite orticarioide. L’assenza di orticaria, di broncospasmo o altri sintomi di reattività allergica (arrossamento, prurito, senso di costrizione delle prime vie respiratorie e/o ipotensione e mancava lo stridore o era molto lieve ) ha indirizzato per la causa idiopatica o per azione della bradichinina. Inoltre, in questo caso, l’angioedema ha presentato i suoi sintomi entro 1-2 giorni dall’esposizione e si è risolto entro 2-4 giorni (dura un po più a lungo rispetto alla reazione allergiche mediata dalle mast-cellule); per queste ragioni può essere subdolamente non riconosciuto, ben inquadrato. Il soggetto è rimasto in osservazione nel reparto di terapia intensiva per 24 ore, fino a che l’angioedema e lo stridore non si sono risolti assieme alla normalizzazione dell’ intervallo QT. Secondo gli Autori è questo il primo caso di angioedema associato all’inalazione spray di difluoroetano. Case Report C. Kurniali MD et al., Inhalant abuse of computer cleaner manifested as angioedema. The American Journal of Emergency Medicine, Article in Press. ——-

Gli inalanti sono usati dagli adolescenti a fini voluttuari, per alterare lo stato psichico, normalmente tra i 10-13 anni (periodo scolastico della media inferiore) e, in genere, l’ abuso è transitorio; essi smettono crescendo e quindi non si sviluppano stati di dipendenza Queste sostanze sono di solito precedute dall’uso di marijuana, nicotina o alcol e non si possono proprio considerare droghe di iniziazione; il soggetto ha già sperimentato altro e annusare colle o inalare è già una pratica a più elevato rischio. Pur tuttavia gli inalanti possono rappresentare la prima droga di abuso; negli Stati Uniti oltre il 13% delle scuole primarie e studenti delle scuole superiori riferisce di aver utilizzato inalanti. Quando gli inalanti sono usati dagli adulti a scopo sessuale si fa riferimento ai nitriti.

Modalità d’uso
La modalità d’uso dipende dalla natura del composto e dal contenitore ove è presente.
Gli inalanti possono essere aspirati attraverso il naso o la bocca in diversi modi: spruzzando l’aerosol direttamente nel naso o nella bocca.
I gas sono inalati direttamente dai contenitori, come si può fare con gli accendini, sniffando dopo aver spruzzato la sostanza su una superficie riscaldata per migliorare la vaporizzazione (sniffing). Inalando direttamente la sostanza da uno straccio, spruzzato ed imbevuto di inalanti (huffinga); aspirando da buste di carta o di plastica (bagging) ove si trattengono i vapori, poi inalati, della sostanza.
Le colle vengono riposte in una busta di plastica che concentra i vapori; la busta viene schiacciata e i vapori spinti e inalati. La pratica di inalare inizia sniffando le sostanze poi si passa allo huffing ed infine a quello di aspirare da buste di carta o plastica. L’abuso di inalanti è potenzialmente pericoloso per la vita e porta ad una vasta gamma di effetti tossici, quali depressione del sistema nervoso centrale, convulsioni,aritmia cardiaca, asfissia, ipossia, acidosi metabolica e, tra le altre, la morte improvvisa.
Cause di morte  L’inalazione prolungata di composti chimici altamente concentrati che si trovano nei solventi o aerosol può indurre una grave aritmia che può provocare arresto cardiaco e morte in pochi minuti. Questa sindrome, conosciuta come morte istantanea per inalazione, si associa principalmente all’abuso del butano, propano e clorofluorocarburi. Gli inalanti sembra sensibilizzino il miocardio all’azione delle catecolamine endogene con la conseguenza di indurre fatali aritmie cardiache (fibrillazioni ventricolari) indipendentemente dallo stato dell’assuntore; secondo uno studio il toluene inibirebbe reversibilmente i canali cardiaci del sodio in maniera concentrazione-dipendente e ciò in parte potrebbe spiegare le aritmie. In circa 30 anni, in Inghilterra vi sono stati quasi 2000 decessi attribuiti ad inalanti.

Dr. Giuseppe Montefrancesco