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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Protossido d’azoto (gas esilarante); ridono più i maschi o le femmine?

Relativamente alla differenza soggettiva, tra uomini e donne, nella percezione qualitativa e quantitativa degli effetti di varie sostanze d’abuso, la maggior parte degli studi riportano che tale diversità è presente; sia nella forza, nella potenza della sostanza quanto anche nella positività degli effetti, più frequentemente  sentiti  come tali più dai maschi.

Al contrario, secondo uno studio, condotto su volontari sani, non esistono differenze negli effetti soggettivamente avvertiti tra i due generi nei confronti del protossido d’azoto, il cosiddetto gas esilarante (N2O). E’ questa una sostanza (un gas) che fa parte degli inalanti ovvero di quelle sostanze che per la loro  volatilità  possono essere inspirate, inalate attraverso il naso o la bocca e provocare un effetto psicoattivo; o essere usate anche fini sessuali. Gli inalanti hanno forma liquida o di gas, sono contenuti in svariati prodotti domestici, industriali o in medicinali e sono spesso in libera vendita in negozi o facilmente utilizzabili sui posti di lavoro o nei laboratori.
Tra i gas abusati vi sono i gas anestetici (etere, cloroformio, alotano, ossido d’azoto, protossido di azoto, comunemente conosciuto come  gas esilarante ).
Quest’ultimo è il più abusato tra i gas ed èpresente negli spray e nei prodotti che aumentano i livelli di ottano nelle macchine da corsa o come propellente per la panna montata.
I principali effetti tossici del protossido da’azoto riguardano il sangue ove è possibile una ridotta produzione di globuli rossi e bianchi e il sistema nervoso centrale. In conseguenza della interferenza del gas con la vitamina B12 (un coenzima implicato nella sintesi di metionina e del tetraidrofolato) si ha una deplezione sia di metionina che di vitamina B12 e di ciò risente soprattutto il sistema nervoso con mieloneuropatie e nuropatie. Negli abusatori cronici è spesso presente atassia.
In generale le sostanze volatili risultate più frequentemente utilizzate sono: benzina 57.4% freon 40.4%, butano 38.8%, colle 29.8% e protossido d’azoto 23.4%. La reale frequenza dell’uso ricreativo del N2O in funzione del genere non è nota. Nel 2008, l’indagine annuale sul consumo di droga negli Stati Uniti (NSDUH) relativa ai tassi di prevalenza di utilizzo una tantum, di specifici inalanti, tra cui il N2O, non riporta quanti fossero maschi o femmine.

A conferma dell’assenza di diversità nella risposta al gas esilarante è stato condotto uno studio su 38 femmine e 72 maschi (con un disegno randomizzato controllato con placebo) in cui i soggetti inalavano protossido di azoto al 30% mentre il gruppo placebo inalava il 100% di ossigeno. In questa analisi gli effetti soggettivi sono stati rilevati in basale (al tempo 0) e nei 15 minuti del periodo di inalazione.
Il protossido di azoto ha prodotto una serie di effetti soggettivi, compresi quelli che potrebbero essere considerati in grado di indurre una condizione di abuso:

  •  stato euforico
  • pensieri piacevoli
  • piacevolezza della sostanzama la differenza di sesso non ha modulato questi effetti. Alcuna differenza è stata rilevata anche nei confronti degli eventuali effetti negativi: spiacevoli sensazioni corporee o pensieri negativi, di tipo depressivo o nausea.

Conclusioni: così per buon umore. Forse almeno a ridere siamo uguali, uomini e donne.

dott. giuseppe montefrancesco   Fonti James P. Zacny, Jenny M. Jun; Lack of sex differences to the subjective effects of nitrous oxide in healthy volunteers, Drug and Alcohol Dependence 112 (2010) 251-254. www.insostanza.it Miller MA et al., Nitrous oxide whippit abuse presenting as clinical B12 deficiency and ataxia, Am J Emerg Med, 2004, 22, 124.