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dott. Giuseppe Montefrancesco

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La prevenzione deve iniziare nella prima infanzia.

La prevenzione deve iniziare nella prima infanzia, in famiglia. Una ricerca prodotta dall’Istituto sulle Dipendenze dell’Università di Buffalo riafferma l’importanza che l’intervento preventivo avvenga il prima possibile. L’approccio alla prevenzione verso l’uso di alcol e altre droghe nei riguardi di adolescenti che vivono in famiglie “difficili” dovrebbe iniziare già nella prima infanzia.

Lo studio in realtà si riferisce a figli di genitori con problemi di alcol che sono a rischio molto maggiore di sviluppare disturbi da uso di sostanze, raccomandando una attenta osservazione delle circostanze in cui tali problemi si sviluppano in modo da poter efficacemente e preventivamente intervenire. Il gruppo di ricerca ha esaminato diversi percorsi all’uso di sostanze a partire dal infanzia, per i figli di genitori con problemi d’uso di sostanze, e ha scoperto che il calore materno e la sensibilità ricevute nella prima infanzia hanno avuto un ruolo significativo. Sono queste “calde e materne attenzioni” che riescono a proteggere i figli malgrado l’ambiente possa essere sfavorevole; anche in presenza di un genitore con problematici se il sistema affettivo è forte è meno probabile che l’adolescente possa usare sostanze. E’ chiaro che questi risultati pongono il problema del tempo e dei contenuti di un intervento preventivo che divengono vantaggiosi ed efficaci se operati nella prima infanzia e prima di importanti momenti di crescita: l’ingresso, ad esempio, alla scuola elementare o il passaggio da questa alla scuola media.

Per quanto riguarda i contenuti (ovvero cosa raccomandare o fare), lo studio raccomanda di incoraggiare le madri ad essere affettivamente molto accoglienti; di mostrare sensibilità nel rapporto con i loro bambini e di avere un occhio vigile sulle attività dei figli e dei loro amici durante il passaggio dalla fanciullezza alla prima adolescenza. Questo potrebbe promuovere la capacità di auto regolarsi nei bambini e ridurre successivi comportamenti problematici in età scolare.

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Rina D. Eiden, Jared Lessard, Craig R. Colder, Jennifer Livingston, Meghan Casey, Kenneth E. Leonard. Developmental cascade model for adolescent substance use from infancy to late adolescence.. Developmental Psychology, 2016; 52 (10): 1619 DOI: 10.1037/dev0000199