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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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“PACO”: lo scarto della cocaina. “KOBRET”: lo scarto dell’eroina.

La notizia riportata dal New York Times il 29 giugno 2009.

Il Paco è una miscela di economici residui di cocaina mescolati con solventi industriali che vanno dal Kerosene o addirittura il veleno per i topi. Tale sostanza sta diventando nei sobborghi poveri di Buenos Aires la sostanza d’abuso più comunemente impiegata. E’ considerata la “droga dei poveri” in quanto fornisce una veloce e intensa scarica ma che porta anche a dipendenza, danno cerebrale e rapida perdita di peso. Alcuni utilizzatori, dato il basso costo della sostanza sono ritornati ad essa per ritorno al livello di povertà che avevano in precedenza. Il Paco è stato introdotto intorno al 2003 come sottoprodotto della fabbricazione di cocaina peruviana e boliviana. Una dose costa soltanto $ 1.30. C’è da dire però che contiene una percentuale di cocaina che è di solo circa il 10%.

Alla luce di quanto emerso finora e di quanto insistentemente continua ad emergere, il problema “Paco” appare chiaramente multi sfaccettato dal momento che, come il gatto che si morde la coda, problematiche economiche e problematiche di emarginazione sociale risultante, inevitabilmente portano alla rapida crescita di uso ed abuso di sostanze come questa che sono, per loro insita economicità, anche enormemente più pericolose delle già pericolose sostanze a più alto costo.

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Cobret o Kobret: è eroina di scarto, più precisamente un prodotto di lavorazione intermedio che si ottiene saltando la fase di acetificazione che trasforma l’eroina di base in eroina cloridrato (iniettabile). Tagliata con anfetamina o simili viene assunta per inalazione e presenta gli effetti degli inquinanti la sostanza base. Il nome deriva dal cobra, in quanto sembra che il suo effetto sia paragonabile a quello del morso di un serpente; in Spagna si dice “facir un chino” (cioà farsi un ideogramma cinese) e in Inghilterra “chasing the dragon” (caccia al drago). Pericolosissima e già molto diffusa nel meridione, questa droga rischia di invadere anche il nord. E’ considerata la nuova droga da discoteca che gli esperti immaginano andrà a sostituire l’ecstasy in quanto ha un costo molto basso e gli stessi effetti devastanti dell’eroina. E’ utilizzato, infatti, anche per attenuare gli effetti dell’ecstasy. Si può presentare sia come una polverina biancastra che di una pallina marrone. La sua tossicità dipende, oltre che dall’azione del principio attivo, da quella delle sostanze con cui viene tagliato: quasi sempre si prodotti velenosi e pericolosi che aggrediscono polmoni, fegato, reni e apparato circolatorio.

A cura del Ce.S.Di.P.