Le storie

dott. Giuseppe Montefrancesco

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e-cigarettes e biblioteca

Forse ho capito perchè non esiste la droga perfetta.  Perchè comunque dopo un pò qualsiasi cosa non ti basta più e vuoi aumentarne la dose.     Io dopo tre settimane ho di nuovo voglia di sigarette normali oltre all’e-cigarettes !!! Aveva forse ragione chi sosteneva che ‘La mancanza ci struttura tutti e struttura il nostro desiderio?’ (Lacan o Freud) e che l’unica possibilità è imparare ad averci a che fare”.

Vi racconto ora del buon gusto e della buona educazione, in breve.

Ma il divieto di fumare nei locali pubblici vale anche per le sigarette elettroniche?
Oggi sono stata alla Biblioteca Comunale. Credevo che quel divieto non mi riguardasse perché con la sigaretta elettronica non produco fumo passivo, eppure non ho osato fumare , ho pensato che fosse buona creanza chiedere ad un addetto. La signora al banco alla mia domanda :” Posso fumare la sigaretta elettronica nei locali della biblioteca? “ è rimasta interdetta, nessuno prima le aveva mai rivolto una domanda simile. Poi mi ha risposto : “Io sono una ex fumatrice. Direi di no”. Non faticavo a convenire che non sarebbe stato bello e che infondo non mi disturbava andare nel cortile dove ho sempre fumato. La mia e-cigarette non è un farmaco, non mi considero una persona che ha smesso di fumare ma solo una persona che ha deciso di assumere nicotina in modo differente, sicuramente meno nocivo per gli altri dal momento che non produce fumo passivo ma solo vapore inodore.
Fumare in biblioteca con la e-cigarette sarebbe come averla fatta franca rispetto al divieto, aggirandolo.
Mi rendo conto che in maniera del tutto soggettiva tollero di non poter fumare in biblioteca ma troverei intollerabile non poter fumare la mia e-cigarette in un bar o con gli amici in pizzeria. Forse non fumerei in una sala d’attesa di uno studio medico, ma vorrei fumare la mia e-cigarette nella stanza con il medico qualora dovessi parlare di argomenti delicati ed emotivamente impegnativi. Posso non fumare in autobus per un tragitto di mezz’ora, o forse anche di tre ore, ma non tollererei di non poter fumare la mia e-cigarette in un aeroporto, dove sicuramente non vorrei finire a respirare il fumo passivo nella saletta per fumatori di sigarette al tabacco.
E di fronte ai bambini ?
Ognuno di noi, fumatori e non fumatori, sa dove sta la propria soglia di tolleranza. E la ‘soglia di tolleranza’ indica due concetti diversi per i fumatori e per i non fumatori. Per i primi si tratta di dipendenza da un alcaloide per i secondi di sconvenienza.
Sapremo imparare a interagire tra noi, fumatori di e-cigarette e non fumatori, con buon gusto ed educazione o avremo bisogno di nuove regole chiare ed esplicite che sappiano mettere un limite all’ego di ognuno?
Un ego fastidioso che comunque tende ad espandersi negli ambienti proprio come il fumo delle vecchie sigarette al tabacco.

Carla Caterina Rocchi