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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Un nuovo vaccino contro il fumo

Molte persone che fumano desiderano chiudere con questo “vizio”, ma la voglia, l’urgenza di accendersi una sigaretta è spesso irresistibile. Un vaccino efficace per aiutare le persone a liberarsi da questo vizio una volta per tutte è stato sempre difficile da ottenere; attualmente pare che alcuni scienziati forse possano raggiungere questo obiettivo.
I fumatori che vogliono smettere hanno pochi strumenti a cui rivolgersi. Ci sono modi di rimpiazzare ( ma non escludere) la nicotina con i cerotti, gomme da masticare e le sigarette elettroniche ma non sono sempre efficaci; tra l’altro esiste sempre la possibilità che mantengano il desiderio di ritornare ad assaporare le sigarette ovvero la nicotina verso cui sono stati dipendenti.
I farmaci che agiscono come parziali agonisti dei recettori nicotinici dell’acetilcolina (la vareniclina – CHAMPIX o la citisina; presentano il rischio di spiacevoli effetti collaterali come allucinazioni, depressione e gravi sbalzi di umore.
La citisina è un alcaloide derivato dai semi o anche da altre parti della pianta maggiociondolo; questa sostanza ha la particolarità di legarsi ai recettori nicotinici per un’azione nicotina simile ma non è nicotina.
Da molto tempo utilizzata nei paesi dell’Est, costa meno dei farmaci ordinari. I vaccini il cui bersaglio è la molecola di nicotina rappresentano una strategia alternativa.
Attualmente 2 tipi di vaccini sono stati studiati e provati in studi clinici avanzati (NicVAX (Nabi Pharm.) e NicQI (Cytos Biotech); entrambi se pure non hanno avuto pieno successo, hanno tuttavia dato utili indizi per capire come gli scienziati avrebbero potuto migliorarli.
Ad esempio, gli individui che negli studi hanno prodotto i più alti livelli di anticorpi anti-nicotina avevano una maggiore probabilità di astenersi dal fumo per più di sei mesi.
I ricercatori hanno progettato quindi un nuovo vaccino che potrebbe aumentare il numero di anticorpi contro la nicotina; in sostanza hanno utilizzato un nuovo aptene ( una molecola che se viene legata ad un trasportatore stimola la formazione di anticorpi ) che pare in grado di suscitare una risposta immunologico veramente elevata. Test in topi hanno trovato che il vaccino ritardava gli effetti della nicotina 10 minuti dopo l’iniezione ( ritardare l’effetto di una sostanza d’abuso o addirittura annullarlo – vuol dire semplicemente ridurre la ragione i motivi di farne uso) e che i topi trattati avevano concentrazioni più basse di nicotina nel cervello, luogo dove la nicotina esercita molti dei i suoi principali effetti.
Ovviamente dati questi risultati, i ricercatori dichiarano che si concentreranno sul perfezionamento della formula del vaccino per successive sperimentazioni cliniche.

Journal Reference: Nicholas T. Jacob, Jonathan W. Lockner, Joel E. Schlosburg, Beverly A. Ellis, Lisa M. Eubanks, Kim D. Janda. Investigations of Enantiopure Nicotine Haptens Using an Adjuvanting Carrier in Anti-Nicotine Vaccine Development. Journal of Medicinal Chemistry, 2016; DOI:10.1021/acs.jmedchem.5b01676

Giuseppe Montefrancesco