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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Un consumo moderato di alcol protegge gli anziani dalla demenza

Una ricerca condotta in Germania su individui, di età pari a 75 anni e più, il cui obiettivo era di indagare in modo prospettico la relazione tra l’attuale consumo di alcol (quantità e tipo di alcol) e l’incidenza complessiva di demenza senile e la demenza per malattia di Alzheimer ha prodotto le seguenti conclusioni: “il nostro studio suggerisce che il consumo di alcol da lieve a moderato è inversamente correlato alla incidenza di demenza, anche tra gli individui di 75 anni di età” Gli anziani, che frequentavano medici di base, sono stati monitorati da 1,5 anni e 3 anni; 3.202 soggetti, privi di segni di deterioramento mentale, sono stati studiati per mezzo di interviste cliniche strutturate tra cui vi era una accurata e dettagliata valutazione del consumo di alcol in corso ed eventuale diagnosi di demenza secondo il DSM- IV. Il consumo di alcol è stato misurato in grammi di etanolo considerando anche il tipo di bevanda assunta, vino, birra, o bevande alcoliche miste.

Per calcolare la quantità di grammi di alcol assunto si applica la formula: ml di bevanda alcolica X grado alcolico X 0.80 diviso 100 = grammi di alcol.

Esempio 1 bicchiere di vino, 125 ml, di 12° (o al 12% di alcol), x 0.80/100, contiene 12 grammi di alcol 1 lattina di birra, 330 ml, di 4° (o al 4% di alcol), contiene 11 grammi di alcol 1 lattina di birra, 330 ml, di 4° (o al 4% di alcol), contiene 11 grammi di alcol 1 bicchiere di superalcolico, 40 ml, di 40° (o al 40% di alcol), contiene 13 grammi di alcol. A scopo pratico, l’ssunzione di etanolo viene espressa in unità equivalenti a 12 grammi di alcol: 1 unità = 12 gr di alcol. Quindi: 1 bicchiere di vino, pari a 125 ml, di 12° (o al 12% di alcol), contiene 12 grammi di alcol = 1 unità. Nel totale del campione esaminato:

  • il 50% era astemio
  • circa il 25% consumava meno di 10 gr/die di alcol, equivalenti a meno di un bicchiere di vino al giorno
  • circa il 13% consumava tra 10 e 19 gr/die di alcol, equivalenti a 1 e 2 bicchieri di vino al giorno
  • circa il 12% consumava piA? di 20 gr /die, equivalenti a più di 2 bicchieri di vino al giorno.

Dei 3.202 partecipanti, nel corso di un follow-up medio di 3 anni, l’incidenza totale demenza si A? sviluppata in 217 (pari al 6,8% del campione) e tra questi 111 sono stati colpiti da demenza tipo Alzheimer.

Rispetto agli astemi, i consumatori hanno presentato circa il 30% di probabilità in meno di sviluppare un processo di decadimento intellettivo.

Una associazione statisticamente significativa nella possibilità di presentare demenza, al contrario, riguardava i soggetti che assumevano più di 20 gr di alcol al giorno. Tutto ciò non fa che riconfermare quanto era già noto; l’alcol, assunto in maniera lieve/moderata, in generale in quantità non superiori a 2 unità die, salvo la presenza di”patologie che escludono anche tali quantità” offre dei benefici, in termini cardiovascolari e non ultimi una minore incidenza di sviluppo di deterioramento della funzione cognitiva. Va in ogni caso aggiunto che all’azione dell’alcol partecipano positivamente molte altre variabili:

  • lo stato di benessere psicofisico, compresa la mancanza di depressione,
  • una buona dieta,
  • un livello di socialità che escluda la solitudine,
  • un elevato livello di istruzione,
  • la costanza di esercizio fisico e mentale.

Fonte: Siegfried Weyerer et al., Current alcohol consumption and its relationship to incident dementia: results from a 3-year follow-up study among primary care attenders aged 75 years and older, Age Ageing (2011) doi: 10.1093/ageing/afr007, First published online: March 2