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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Alcoliche diversità

Sesso maschile e sesso femminile, due mondi profondamente differenti da un punto di vista medico, ma sempre più culturalmente simili.
Non sfuggono a questa somiglianza culturale le abitudini voluttuarie, tabacco ed alcol su tutte; il primo, prerogativa maschile per quasi tutto il 900, è oggi quasi ugualmente diffuso tra i due sessi, il secondo vive un progressivo aumento del proprio consumo da parte del gentil sesso pur vedendo la controparte maschile ancora in sensibile vantaggio.

I dati epidemiologici parlano chiaro: negli ultimi 20 anni si è osservato, nel sesso femminile, un significativo aumento delle patologie correlate all’uso di tabacco ed alcol. In particolare, le patologie cardiovascolari e metaboliche, così come quelle respiratorie, epatiche, pancreatiche e gastrointestinali si presentano con maggiore frequenza rispetto al passato. Queste rapide mutazioni non hanno lasciato indifferente la comunità scientifica che infatti produce costantemente studi che mirano a chiarire le differenti risposte che i due sessi mettono in atto rispetto all’assunzione di queste e di molte altre sostanze. Su questo sfondo si inserisce lo studio di un gruppo di ricercatori, pubblicato lo scorso febbraio su Addiction, rivista della Società americana per gli Studi sulla Dipendenza, dal titolo “Rischio relativo di danno legato all’assunzione acuta di alcol: osservazione della relazione dose-risposta nei dati dei reparti di emergenza di 18 paesi”.

Lo studio prende in esame oltre 13.000 pazienti che hanno sviluppato danni da intossicazione acuta da alcol provenienti da Argentina, Bielorussia, Brasile, Canada, Cina, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Guatemala, Guyana, India, Irlanda, Corea, Messico, Nuova Zelanda, Nicaragua, Panama, Svezia e Svizzera; questa diversificazione delle osservazioni aumenta fortemente la significatività dello studio.
Gli autori mostrano come il rischio di subire danni a causa dell’assunzione acuta di alcol sia più alto nelle femmine rispetto ai maschi; mentre il rischio è sostanzialmente sovrapponibile nei due sessi fino all’assunzione di 3 drinks standard (cioè una bevanda contente circa 16 ml di etanolo, per farsi un’idea basti pensare che una bottiglia di vino da 750 ml equivale a 5.6 drinks), all’aumentare del numero di drinks il rischio aumenta molto più rapidamente nei soggetti di sesso femminile fino a divenire doppio per 15 drinks e addirittura triplo per 30 drinks.
In particolare per questo sesso, il rischio di danni considerati violenti (specialmente coma etilico) è significativamente più alto degli altri tipi di danno legati all’intossicazione acuta da alcol, rispetto ai quali ha inoltre una relazione dose-risposta più marcata ovvero aumenta più marcatamente all’aumentare della quantità di alcol consumato.
Stando alle osservazioni dei numerosi studi scientifici su questo tema, molto probabilmente questa sarà solo una delle numerose differenze tra le risposte che vengono messe in atto rispetto alle sostanze nel sesso maschile e quello femminile.
Aspettiamo di scoprirne di nuove.

Mattia Bozzelli
Fonti:
– Cherpitel C, Ye Y, Bond J, Borges G, Monteiro M. Relative risk of injury from acute alcohol consumption: modeling the dose-response relationship in emergency department data from 18 countries. Addiction, 109: doi: 10.1111/add.12755