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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Le proprietà terapeutiche della cannabis sono un po’ troppo mitizzate o no?

TESTO INTEGRALE DELLA DOMANDA

Gen.le dott. Montefrancesco,

Mi sono imbattuto giusto stasera in questo video, in cui elencano le proprietà terapeutiche della cannabis e i numerosi usi della canapa nella produzione dei più disparati oggetti. Onestamente sembra tutto molto amplificato, per quanto siano innegabili alcuni effetti benefici dei cannabinoidi. Solo che non riesco a stabilire, con la mia cultura attuale in materia, se tutto quello che dicono è vero, anche perché, se lo fosse, l'”illegalizzazione” della marijuana da parte dei governo americano sarebbe uno dei gesti più riprovevoli del XX secolo.

Sa confermarmi o meno ciò che dicono sui suoi possibili usi clinici (elencati nella seconda parte del video)? Sa, quando spacciano una sostanza per la panacea di tutti i mali mi vengono sempre molti dubbi…

La ringrazio in anticipo, Giuseppe T. studente

Risposta

Moltissimo di quanto riportano è vero ma è molto amplificato. Nel senso che obiettivamente la canapa può essere utilizzata per tantissimi scopi, soprattutto oggetti. Il problema con la stessa è che sia per gli oggetti sia per le sue virtù farmacologiche ha posto in “difficoltà” gli interessi dell’industria; meglio ancora l’industria, verso gli anni 30, poteva entrare nel mercato delle virtu della marijuana perchè di questa si faceva uso con estratti. L’estratto è poco gestibile in termini di dosaggio, di farmacocinetica e farmacodinamica. Quindi poteva essere facilmente soppiantata da altri farmaci (soprattutto antiinfiammatori e antidolorifici) che potevano presentarsi con una farmacologia preclinica e clinica controllata. Poi c’è sempre il problema dell’effetto psicotropo. L’interesse della farmacologia per le tante applicabilità potenziali della marijuana è rinato (soprattutto molti anni dopo e quando cominciavano a chiarirsi gli aspetti complessivi sia dei fitocannabinoidi che del sistema dei cannabinoidi endogeni) nel tentativo di ridurre al minimo o eliminare del tutto o addirittura conservare quando di ciò poteva avere bisogno, l’effetto psicotropo. E’ questo il vero tallone di Achille dei cannabinoidi. Non dimentichi anche che non siamo certissimi di quanto faccia terapeuticamente; ma anche questo è un discorso che sta tra il concetto di panacea – che lei comprende è inadeguato alla conoscenza odierna delle patologie – e i tanti sforzi economici che ci vogliono per bene indirizzare l’applicazione di un agenete terapeuticamente utile rispetto ad una specifica malattia. Comunque speriamo che si possa avere dalla canapa tutto quello che promette.