Le storie

dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Quelli come me, forse una volta un pò sciamani.

Non hai nulla di irreparabile, forse una cosa sì, come tutti. sei nato, e ti tocca provarci…
mi permetto di dirti ciò che mi è emerso chiaro dopo circa 25 anni di problemi psicologici e di sostanze che a volte sono decisamente migliorati altri aggravati come ultimamente, che ho quasi 50 anni. diciamo che ho passato quasi la mia intera vita da ragazzo in poi, a capire cos’è l’uomo, attraverso tutte le mie esperienze, buone e cattive, cercando sempre di pensare che non erano vere e proprie malattie, ma miei disagi personali in relazione al mondo in cui vivevo. tanti studi, tanta vita sociale, tanta solitudine, tante sostanza, tanta psicoterapia, tanti farmaci, tanta arte e cultura. oggi, ho forse domande ancora più grandi e difficile di prima, però posso dire che a molte di quelle che avevo prima qualche risposta l’ho trovata.

Vorrei prima dire che secondo me alcuni di noi conservano nella parte più antica e sconosciuta del cervello quella parte del carattere che mai cambierà e che in certo modo modella il genere di atteggiamento che abbiamo verso la vita. io credo di appartenere a un tipo un tempo più diffuso e rispettato, ora più raro e talmente fuori luogo che quasi si sente a disagio per quello che è.
Un disagio che è un surplus, perchè quelli come me sono una specie di “cercatori”, forse una volta un pò sciamani, gli uomini della visione della tribù, il cui spirito cercava dove i più non osavano andare. questo già provoca un senso di straniamento, se poi invece di rispetto e riconoscimento sei caricato di colpa e di errore – spesso il male cos’altro è? Molti filosofi ed artisti moderni hanno avuto esperienze esistenziali simili. Infatti io dopo i miei studi universitari sono diventato un buon artista e poeta ma con discrete difficoltà di riconoscimento, ti racconto tutto questo per dirti che per esempio prima che capissi perchè ho avuto un anno di depressione maggiore ed poi brutte esperienze di droghe pesanti, c’è voluto molto tempo per fare chiara luce che non fosse colpa mia e mi liberassi almeno di una parte di quel peso che a volte riconosco in te. tu, mi sembra di poter dire, hai quasi paura di riconoscere che le cause del tuo malessere non sono certo più fisiche, ma si tratta di guardati in faccia e ammettere che molto del mondo che vivi non ti piace, non ti basta, non ti ci riesci a relazionare facilmente. ma non hai alcuna colpa di questo. ma se non smetti di bloccare il tuo per paura di trovare altri baratri, non troverai nemmeno le cime più splendide e le spiagge più magiche. è molto probabile che il tuo calibro umano sia molto stretto per il luogo in cui vivi, le abitudini sociali ristrette e ripetitive etc. tu potresti essere a metà tra angosciato e depresso che si manifesta in attacchi di panico che ti chiudono la mente ti sballano le attività vitali etc, sembrandoti specie di “post” ancora di quella specie di “peccato originale di droga che pensi di aver commesso.

I neurologi sono quasi dei farmacisti, degli psichiatri di serie B e a te più che altro non servono nè gli uni nè gli altri. devi trovarti una bella persona che faccia lo psicologico che stimoli la tua stima istintiva, che non ti giudichi che ti ascolti come un essere umano che ha alcuni dei disagi più comuni alle persone sensibili. magari qualche farmaco ogni tanto non è da demonizzare e ti potrà aiutare ad affrontare le manifestazioni più dure del tuo disagio, che però sia anche la tua guida non il tuo nemico giurato e basta.
forse non sei il tipo che avrà una uscita definitiva come la fine di una febbre, ma magari anche una vita un pò più complicata di altri, ma potrebbe di nuovo essere anche bella ed entusiasmante. non è facile la vita per molti di noi. ma non farti condizionare da ultrapsichicismi – che ti assicuro – gli stessi studiosi considerano verità scoperte un pò alla volta per prova e poi ritornando sui loro passi, in questa branca della medicina dei mali umano più di ogni altra.
Riconquista la fiducia di poter capire insieme a qualche uomo saggio quali sono i tuoi problemi insieme a quelli del mondo. e vedrai fin da subito che una parte della sensazione di angoscia dovuta all’impotenza sparirà. crescerai e altro ti si porrà di fronte a volte come follie insolubili. ma tu, piano piano coi tuoi stessi strumenti, coi tuoi stessi errori che nascondono anche le tue capacità migliori, vedrai che avrai una vita migliore e degna di essere vissuta.
Incomincia con l’aver meno paura. non hai nulla di irreparabile, forse una cosa sì, come tutti. Sei nato, e ti tocca provarci, è l’unica vita che avrai, nel bene e nel male, che ci saranno sempre entrambi (diffida da chi ti parla solo di bene o solo di tuoi problemi).
in bocca al lupo. un abbraccio.