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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Cannabis e uso terapeutico nel gliobastoma

Il glioblastoma multiforme è un tumore cerebrale estremamente aggressivo e resistente agli ordinari trattamenti antitumorali e ciò rende indispensabile la ricerca di nuove strategie terapeutiche per migliorare la prognosi nei pazienti affetti da questa malattia.

Il delta 9-tetraidrocannabinolo (THC) – principio attivo presente nei prodotti della Cannabis (marijuana, hashish, olio) ad effetto psicotropo – è in grado di inibire la crescita tumorale in modelli animali di cancro, tra cui glioma; stessa azione appare presente in altri agonisti del recettore dei cannabinoidi, il cannabidiolo o alcuni cannabinoidi di sintesi.

Tale effetto è dovuto, almeno in parte, alla stimolazione dell’apoptosi, processo che causa l’autofagia della cellula.

L’apoptosi è un evento biologico ordinario e fondamentale; esso tiene in ordine il numero delle cellule di un sistema attraverso una morte programmata, prevista.

Il lavoro riportato dimostra che la somministrazione concomitante di THC e temozolomide (farmaco di riferimento per la gestione di questo tumore) esercita una forte azione antitumorale in xenotrapianti di glioma, effetto che si osserva anche nei tumori resistenti al temozolomide.

L’associata somministrazione di THC e TMZ aumenta l’effetto di autofagia; se, invece, si determina l’inibizione di questo processo attraverso interventi farmacologici o genetici, allora i due farmaci non funzionano e viene impedita la morte cellulare, supportando l’ipotesi che è l’attivazione dell’apoptosi a svolgere un ruolo determinante nel meccanismo d’azione di due farmaci, quando sono utilizzati assieme.

La somministrazione di dosi submassimali di THC e cannabidiolo (un altro derivato cannabinoidi vegetali che induce la morte cellulare del glioma attraverso un meccanismo d’azione diverso da quello del THC) riduce notevolmente la crescita di xenotrapianti glioma.

Il trattamento con temozolomide assieme a dosi sub-massimali di THC e CBD producono una potente azione antitumorale sia nei tumori i TMZ-sensibili che in quelli TMZ-resistenti.

Complessivamente, i risultati dello studio confermano che la somministrazione concomitante di TMZ e cannabinoidi potrebbe essere utilizzata nella la gestione terapeutica del glioblastoma multiforme aggiungendosi ai modi di uso terapeutico della cannabis.

Abstract da:

Sofia Torres et al., A combined preclinical therapy of cannabinoids and temozolomide against glioma, Mol Cancer Ther; 2011, 10(1); 90-103,