News

dott. Giuseppe Montefrancesco

Responsabile del sito
Dott. Giuseppe Montefrancesco

[ VAI a tutte le NEWS ]

Infedeltà e geni

Gli studi dimostrano l’esistenza di un gene correlato all’infedeltà.
In una ricerca del 2008, condotta da Walum e colleghi, è stato esaminato l’assetto genetico di 552 coppie sposate o conviventi da almeno 5 anni. Dai risultati è emerso come, parallelamente ad un punteggio significativamente basso nella scala Partner Bonding Scale, volta ad esaminare i legami affiliativi all’interno della coppia, la presenza di un allele in una specifica regione della vasopressina, era collegato ad un forte numero di crisi coniugali all’interno delle coppie. Gli uomini con due copie del gene che codifica per la vasopressina, hanno mostrato circa il doppio di probabilità di aver avuto una crisi matrimoniale. La presenza del gene portatore dell’infedeltà è correlato positivamente anche con punteggi di alcuni test che sono stati somministrati ai partecipanti per indagare la soddisfazione coniugale. Una maggiore insoddisfazione era legata alla presenza dell’allele nel neuropeptide vasopressina. Gli studiosi hanno più volte avanzato teorie in grado di comprendere l’evoluzione dell’adulterio negli esseri umani.
La biologa e antropologa Fisher, occupandosi ormai da molti anni del fenomeno, afferma come durante la preistoria i maschi infedeli si riproducessero più frequentemente dei loro coetanei fedeli, ponendo in tal modo le basi di una maggiore variabilità genetica nei discendenti. Dal canto loro, le donne primitive infedeli riuscivano a fruire di maggiori risorse economiche attraverso i molteplici partner, i quali assicuravano alla prole una garanzia maggiore, nel caso di morte o di malattia di uno dei genitori. L’infedeltà ha offerto pertanto ricompense biologiche importanti sia ad uomini che donne, fin dalla preistoria, perpetuando fino ad oggi le basi biologiche del tradimento in ambo i sessi.
All’interno del suo pensiero la Fisher, parla altresì di esclusività sessuale, dettata dal desiderio di possesso. La fedeltà in questo senso era utile nell’evitare all’uomo di essere tradito, di allevare il figlio di un altro ed al contempo proteggeva la donna da un’eventuale rivale che poteva portarle via il compagno e padre dei suoi figli. Entrambe queste convenienze: la fedeltà e l’infedeltà originate da motivazioni diverse ed apparentemente contraddittorie, sembrano cozzare nell’odierna attualitàcon la morale; la quale presuppone come fine ultimo il controllo del comportamento sessuale, in particolar modo quello femminile. La fluidità della sessualitàfemminile, sempre più libera e svincolata dal piacere maschile, viene così frenata dall’era della pudicità, della moralità. Ogni era ha la sua legge biologica. Entrambe convenienze di origini diverse intervenendo la morale che ha come finalità il controllo del comportamento sessuale.
Allele: in genetica si definiscono alleli i geni che si riferiscono al medesimo carattere distintivo e che sono localizzati nel medesimo posto nei cromosomi.
Bibliografia Walum et al. Genetic variation in the vasopressin receptor 1a gene (AVPR1A) associates with pair-bonding behavior in humans. Neuroscience, 105, 16, 2008.