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dott. Giuseppe Montefrancesco

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L’ecstasy produce sentimenti di simpatia verso gli altri ma altera il giudizio

La’MDMA o “ecstasyaumenta i sentimenti di empatia e facilita la relazione sociale; questi effetti empatogeni suggeriscono che MDMA potrebbe essere utile per migliorare la psicoterapia in persone che presentano problemi di relazione con gli altri, come può verificarsi nell’autismo, nella schizofrenia o nei disturbi da personalità antisociale.

L’ecstasy è parte delle cosiddette amfetamine entattogene/empatogene perchè in grado di facilitare la comunicazione con se stessi e con gli altri. 

Tuttavia, tali azioni sono difficili da misurare oggettivamente e ciò ha comportato una limitata ricerca negli esseri umani; al contrario, i ricercatori della University of Chicago, finanziati dal National Institute on Drug Abuse (NIDA), riportano di nuovi risultati in volontari sani e lo studio è pubblicato nel numero 12, volume 68 (dicembre 2010) della rivista Biological Psychiatry.
Dr. Gillinder Bedi, uno degli autori della ricerca, ha spiegato: ” L’MDMA è in grado di produrre sentimenti di amicalità, cordialità, giocosità e amorevolezza anche quando esso è somministrato in un laboratorio a persone con pochi contatti sociali. Abbiamo inoltre osservato che l’MDMA riduce la capacità dei volontari di riconoscere le espressioni facciali di paura in altre persone (un effetto che puA? spiegare la maggiore socialità prodotta dall’MDMA) e che, con la sostanza, gli altri appaiono più interessanti, amichevoli e soprattutto meno minacciosi; questo potrebbe aumentare l’assunzione di rischi sociali da parte degli utilizzatori e comunque quanto riportato può spiegare l’uso che si fa di questa sostanza come droga ricreativa. “Nel contesto di un trattamento, questi effetti possono promuovere intimità tra persone che hanno difficoltà a sentirsi vicino agli altri” osserva il Dr. John Krystal, editore di Biological Psychiatry. “Tuttavia, MDMA distorce la percezione degli altri più che produrre vera empatia, tale che gli individui potrebbero mal interpretare lo stato emotivo e forse anche le intenzioni degli altri”.
” Ulteriori ricerche, in setting controllati, sono comunque necessarie prima di giudicare l’MDMA come farmaco da utilizzare in un trattamento psicoterapeutico. Questi risultati sottolineano anche la necessità di comprendere di più dei modi in cui differenti tipi di sostanze modificano le esperienze sociali, dato che le sostanze di cui si abusa sono così comunemente utilizzate in circostanze sociali.

Giuseppe Montefrancesco

Fonte: Gillinder Bedi et al., Is ecstasy an empathogen. Effects of 3,4-methylenedioxymethamphetamine on prosocial feelings and identification of emotional states in others. Biological Psychiatry, 2010, 68,1134-1140