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dott. Giuseppe Montefrancesco

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Metossietamina; un caso raccontato al Pronto Soccorso

Il contenuto di quanto riportato è completamente acquisito dalle fonti bibliografiche; dott. Giuseppe Montefrancesco.
Della metossietamina abbiamo scritto varie volte. In letteratura non è vi moltissimo e ciò dipende dalla natura del commercio (Internet) e dalle tendenze del mercato dei consumatori (oggi questa domani un’altra) per cui le informazioni ondeggiano a seconda del momento. Riporto quanto descritto in Drug Testing and Analysis. Un uomo di circa 35 anni, collassato in casa, viene trasportato in un Pronto Soccorso di un ospedale del Galles del Sud.. Inizialmente non era rispondente e presentava una piccola emorragia dalla narice sinistra presumibilmente per aver sniffato una polvere bianca contenuta in una busta etichettata come “metossifenil-2-(etilamina) cicloesanone”. La presenza del gruppo N-etilico, è fatta giusto apposta per aumentare la potenza. Venivano registrate midriasi bilaterale, ipertensione arteriosa ma non tachicardia né temperatura elevata.
Esame neurologico nella noma senza segni focali. Egli comunque dichiarava di essere in contatto con il paradiso e con l’inferno ed anche con lo spirito di suo padre morto. Era confuso e mal definiva l’origine dei colori e dei suoni che erano vicini al lui comunque negava di avere vere allucinazioni. Il paziente era conosciuto perché soffriva di disturbi bipolari e per questo già in trattamento. Entro 2 ore le sue condizioni migliorarono ed allora lui spontaneamente ammise di aver sniffato quanto era nel pacchettino che aveva con sè ovvero la metossietamina. Egli l’aveva acquistata in internet al costo di 35 sterline al grammo, corrispondenti a circa 40 euro e a circa 55 dollari americani. Ne aveva sniffato inizialmente 25 mg, altri 25 mezz’ora più tardi e poi soddisfatto degli effetti aveva poi consumato l’intero contenuto rimasto nella busta (circa 950 mg). Non appariva comunque, malgrado la dose complessiva di metossietamina utilizzata , di aver conseguenze piA? gravi, almeno a breve termine. Le quantità rimaste furono esaminate con suo permesso a mezzo di gas cromatografia; posto in osservazione sia i suoi disturbi bipolari che per i deliri presentati, all’arrivo in ospedale, fu ricoverato nel reparto di psichiatria e dimesso dopo una settimana.

Giuseppe Montefrancesco

Fonte Westwell A.D. et al., The identification and chemical characterization of a new arylcyclohexylamaine, methoxetamine, using a novel Emergency Department toxicosurveillance tool, Drug testing and analysis, 2013,5,203-207.