Le storie

dott. Giuseppe Montefrancesco

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Eroina e oggi, poco fa, l’ho visto accadere di nuovo.

Mi chiamo A, e ho 16 anni.
Il mio indirizzo email è il seguente.
Vi racconto la mia storia

Sono A, la mia storia non è molto complicata, anzi, ma andiamo con ordine.
Sono nato con l’epatite C e la mamma mi ha sempre detto che era stata colpa di un uomo che non era stato sincero, una delle tante bugie.
Fin da piccolo ho visto mia madre fumare, ma da bimbo ingenuo che ero ho sempre pensato fossero solo sigarette, anche quando sgranava il fumo o l’erba di fronte a me.
Crescendo sono diventato decisamente più intelligente, e con l’inizio delle superiori, ho iniziato a capire veramente cosa fosse, ma per quello che mi riguardava non ho mai condannato l’uso di cannabis e derivati dato che per un periodo (primo anno di superiori) ho fumato anche io.
Con la consapevolezza che mia madre si fumava le canne arrivò anche quella del suo passato non molto roseo. Al pronto soccorso, in più, scoprii anche che lei aveva non solo l’epatite come me ma era anche sieropositiva. Già da bambino mi chiedevo cosa fossero quei buchi scuri nell’incavo dell’avambraccio e il braccio ma sempre sono stato liquidato con un semplice: “Tranquillo amore, sono solo i prelievi.”
Crescendo alla fine tutti i punti si collegarono. Quello che mi diceva non era vero, mai era stato vero.

Eroina, ecco cosa, e oggi, poco fa, l’ho visto accadere di nuovo.
Ha fatto finta di nulla, e io pure, ha girato il giornale facendo finta di leggere ma vedevo benissimo il riflesso della luce sul liquido, e questo mi ha spezzato. Ora come ora non so cosa fare, non so come comportarmi, vedere quell’ago…è stato terribile.

Credevo l’avesse passata, pensavo fosse una cosa superata, ma non è così e io ho paura, davvero tantissima paura…

-A-