Le storie

dott. Giuseppe Montefrancesco

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Dott. Giuseppe Montefrancesco

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Esperienza di fede. Dall’eroina al buddismo

La prima volta che mi hanno parlato del buddismo di Nichiren Daishonin erano i primi anni 80.

Io giovanissimo, 20 anni, ero rimasto orfano a 16 anni e vivevo con mio padre, una persona buona ma poco istruita; stava vivendo anche lui la sofferenza di essere rimasto solo. Io mi trascinavo da una sofferenza all’altra come molti miei coetanei.

Da li a poco iniziai a fumare droghe leggere, marijuana e a metà anni 80  vado in ferie in Spagna. La cosa che mi colpì molto fu che la il “fumo” costava pochissimo. Giovane e intraprendente allaccio contatti con un tizio che gestisce dei night club e così inizio ad andare avanti e indietro da Alicante a Siena. Le prime volte parto con poche centinaia di grammi, poi mi ingrandisco perché  il tipo si fida di me e io di lui e l’anno dopo viene lui, in un trasporto di frutta, e mi porta 50 kg di hascisch. Siamo in tre a gestire la cosa, i soldi non mancano, macchine nuove, moto, casinò, non mi faccio mancare niente….. nel frattempo lavoro come idraulico in proprio.

Vivevo comunque nell’insofferenza, non c’era terra che mi reggesse sotto i piedi.  Una sera un amico mi invita a fare uno sniffo di eroina…..da lì al primo buco passò veramente poco.

Nel 1990 finisco in carcere per la prima volta ( non facevo più traffico internazionale ) ma la tossicodipendenza e la ricerca dei soldi, che non avevo sempre, mi portavano a fare reati… furti, ricettazione, tentato furto, furto con scasso ecc. Mi infogno sempre di più..

Nel 1996 sfinito e consumato anche da esperienze detentive, arriva una carcerazione per tentato omicidio….non sono stato io… però durante quella carcerazione caldeggiato dal mio avvocato prendo la decisione di andare in una Comunità di recupero. Prendevo 120 cc di metadone a mantenimento da due anni…in 30 giorni lo scalo tutto ed entro in Comunità. Nel 1997 esco, sono pulito….ho un figlio che ha 4 anni e la mia compagna ( anche lei ha fatto uso in maniera più morigerata e ha smesso )  vuole un’altro figlio; ne arrivano 2, gemelli è bellissimo !!!

Abbiamo cambiato casa io e io guadagno molto bene; abbiamo due suv,  uno hyundai e un bmw.  La casa l’abbiamo acquistata nel 2000 perchè siamo diventati 5 e c’erano problemi di spazio.

La mia compagna ha un’amica con il vizio dell’eroina e la frequenta…un sabato sera si mette d’accordo con lei per andare a comperare una dose di eroina. A Firenze….  io non sono d’accordo la cosa mi turba molto, ho paura…ma lei insiste; io cedo e vado….

Posso dire che quella sera sono rientrato nel tunnel

Siamo nel 2004…mi faccio di coca per tirarmi su…sono depresso, spendo troppi sodi, iniziano i problemi. A fine 2006 mi prendo una infezione alla valvola mitralica (endocardite) classica malattia del tossico.  Faccio tre mesi di ospedale, esco e sono guarito, ma nel frattempo è arrivata la crisi e una commessa importante di lavoro non va a buon fine; perdo 80.000 euro.

Con la mia compagna siamo alla frutta, si fa anche lei, io inizio a riprendere il metadone, mi fanno la consegna settimanale e ce lo dividiamo, perchè lei per vergogna non vuole andare al Sert..

Poi tutto precipita. mi separo rimango solo, debiti con le banche, problemi in famiglia, problemi sul lavoro, sensi di colpa ….  mi faccio sempre di più … perdo il controllo, penso anche al suicidio.  In un momento di lucidità capisco che non ce la posso fare. Chiedo aiuto e a dicembre del 2009 sono nuovamente in Comunità; la stessa dove ero stato nel 1996. Allora avevo 30 anni adesso ne ho 46…  è pesantissimo..viversi la sconfitta due volte e veramente doloroso. Torno a Siena nell’estate del 2011.  Sono pulito ma depresso e il carico psicologico della mia vita fino a questo momento pesa come una stella di neutrini.. Sono schiacciato.

Ho un’amica georgiana; lei pratica il buddismo da diversi anni…siamo in contatto e mi invita  a recitare.

Da giugno vado a recitare 3/4 volte a settimana un pò tutte le sere; da appesantito e affaticato inizio a sentirmi leggero e positivo…… Ma la svolta avviene quando inizio a recitare mezz’ora la mattina e mezz’ora la sera..

Li sono riuscito a sciogliere un nodo fondamentale per la mia  felicità  istruito dai compagni di fede: nella recita ho provato gratitudine nei confronti della mia ex compagna e questo a prescindere dai nostri rapporti.

Li proprio in quel momento la mia sofferenza si è trasformata in gratitudine e gioia.

A quel punto ho capito che il buddismo mi aiutava tantissimo, ho fatto la mia richiesta per diventare membro della soka gakkai e  il 9/10/11 ho fatto la cerimonia di GOYUKAI sono diventato membro e ho ricevuto il GOHONZON.  Da quel momento in avanti è stato un volo continuo, la recitazione del daimoku ha aperto una porta; ho scoperto un’altro mondo, vastissimofinalmente riesco a vedere quello che ho attorno la vera essenza delle cose che mi circondano e che si intrecciano nella mia vita.

Siamo nel 2011 faccio attività nel mio gruppo. Siamo un bel gruppo, abbiamo sempre ospiti ai meeting settimanali, recitiamo molto assieme, siamo uniti, ma, mentre tutto vola, arriva l’oscurità che ci fa litigare… Raccolgo questa sfida e faccio una rivoluzione dentro di me. Invece di andare dietro al mio piccolo io, mi trattengo e ragiono…faccio l’azione inversa e.. la collera che mi avrebbe portato solo dolore si trasforma in una vittoria.

L’atteggiamento mio cambia..nei confronti della vita c’è una sorta di apertura; appunto quella porta che dicevo prima. Aperta ed attraversata divento parte di questa perfetta unione di ” giusto e sbagliato “; è una dimensione più umanizzata, dove gli interessi degli uni non creano sofferenza a niente e a nessuno ma, anzi, c’è unità di intenti… e la creazione di valore è posta come primo obbiettivo, sempre….

Il fatto di essere riuscito a salire sopra alla sofferenza per vedere più lontano… sopra a quel macigno che mi schiacciava  è un’esperienza di rivoluzione umana veramente di valore per me;  li ho capito che niente è impossibile e che anzi le potenzialità della mente umana  sono illimitate…  basta uscire dal nostro piccolo io oscurato, scrollarsi di dosso tutte le limitazioni che ci auto imponiamo e la soluzione dei problemi e lì pronta… e in quel preciso istante il presente diviene passato …. e siamo proiettati nel futuro… verso una nuova sfida….

Tutti vogliono vivere in cima alla montagna, ma la felicita e la crescita avvengono solo mentre la scali.

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(a cura di Aimone Pignattelli)